Favara, canone di depurazione in bolletta nonostante manchi il servizio

Canone di depurazione addebitato in bolletta ai favaresi, nonostante il servizio non sia garantito. È quanto denuncia il circolo "Lombardo" di Rifondazione comunista. Nelle bollette recapitate ai cittadini, infatti, continua ad essere presente la voce relativa alla “depurazione”, nonostante qualche mese fa il sindaco Anna Alba e la sua giunta avevano messo a disposizione un modello di richiesta finalizzata ad ottenere dal gestore idrico il rimborso delle somme pagate a titolo di depurazione.

"Oggi a distanza di mesi - scrive il segretario del circolo Francesca Palumbo in una nota -  il gestore privato continua a richiedere il pagamento del canone di depurazione come se nulla fosse successo. È evidente come la strategia suggerita dall’amministrazione comunale sia risultata totalmente inefficace ed i cittadini siano rimasti ancora una volta inascoltati".

"Se è vero che i cittadini non sono più tenuti al pagamento dell’importo dovuto a titolo di depurazione per assenza del relativo servizio, - aggiunge Palumbo - ci chiediamo che cosa aspetti l’amministrazione a fare formale diffida e rimostranza a Girgenti Acque. Chiediamo, dunque, alla sindaca di agire direttamente in prima persona e quale rappresentante dell’ente comune al fine di garantire l’osservanza e l’effettiva applicazione della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’incostituzionalità della norma che prevedeva l’obbligo del pagamento della quota di tariffa relativa alla depurazione anche in assenza di erogazione del servizio".