rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Canicattì

"Non mentì al processo per salvare imputato di violenza sessuale", assolto 63enne

Epifanio Salerno, secondo il giudice, disse la verità al processo raccontando di avere visto la vittima "tranquilla"

Assoluzione perchè il fatto non sussiste. Con queste motivazioni, il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Fulvia Veneziano, ha scagionato il sessantatreenne Epifanio Salerno, di Canicattì, finito sotto processo con l'accusa di falsa testimonianza. 

L'imputato, difeso dall'avvocato Calogero Meli, era accusato di avere raccontato alcune circostanze inventate in un processo nel quale era imputato un canicattinese con l'accusa di violenza sessuale, tentata violenza privata, minaccia e ingiuria. Salerno, sentito davanti ai giudici della prima sezione penale, il 27 febbraio del 2014, aveva dichiarato di avere visto arrivare, dentro un bar, la presunta vittima della violenza sessuale che sarebbe stata "tranquilla" e che, solo dopo essere entrata, avrebbe iniziato a urlare e chiedere il numero di polizia e carabinieri per presentare una denuncia. 

Ma vi è di più. Guarneri, infatti, aveva precisato che la donna era scesa dall'auto dell'imputato e che, anche in questa circostanza, sarebbe stata "tranquilla". Le dichiarazioni, secondo quanto ipotizzato dal pubblico ministero, sarebbero state false, "in contrasto con quanto dichiarato da altri testi del processo, e finalizzate e salvare l'imputato da una condanna. Due anni di reclusione era la pena proposta dal pm per l'accusa di falsa testimonianza.

Il giudice, invece, nelle motivazioni, depositate contestualmente alla sentenza, scrive che "non emerge alcuna divergenza" e che l'imputato, al processo, aveva dichiarato che, in un primo momento, aveva visto "a distanza e attraverso una vetrata" la donna, rendendo verosimile la sua versione. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Non mentì al processo per salvare imputato di violenza sessuale", assolto 63enne

AgrigentoNotizie è in caricamento