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Cronaca Canicattì

Assenze e furti nel supermarket, il giudice annulla il licenziamento dell'impiegata

Per il magistrato il provvedimento intimato in forma orale è da considerarsi inefficace". La donna dovrà essere risarcita con "un’indennità commisurata all'ultima retribuzione dal giorno del licenziamento sino a quello dell’effettiva reintegrazione” 

Annullato il licenziamento adottato da una società che gestisce un supermercato a Canicattì. Lo ha fatto il giudice del lavoro Alessandra Di Cataldo alla quale si sono rivolti gli avvocati Giuseppe Riso e Francesco Riolo. Per il magistrato "il licenziamento intimato in forma orale è da considerarsi inefficace".

La società Euromarket aveva interrotto il rapporto di lavoro con una sorta di licenziamento, intimato in forma orale, a una dipendente alla quale, fra le altre cose, era stato contestato di avere rubato alcuni prodotti del negozio. Alla dipendente, in un primo momento, erano state contestate per iscritto delle assenze ingiustificate. Nel gennaio del 2019 la donna chiede per iscritto di essere reintegrata dopo avere ricevuto la comunicazione verbale di non presentarsi più. "Successivamente, in risposta a tale missiva, il datore di lavoro - scrive il giudice -, ha inviato alla dipendente una mail, nella quale affermava che non vi erano più i presupposti per la prosecuzione del rapporto di lavoro e che la ricorrente è stata richiamata a seguito di diversi furti verificatisi all’interno del negozio ed alla luce del fatto che diversi prodotti mancanti sono stati ritrovati nel di lei possesso”.

La società è stata anche condannata a risarcirla con "un’indennità commisurata all'ultima retribuzione di riferimento dal giorno del licenziamento sino a quello dell’effettiva reintegrazione”. 

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