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Cronaca

Bagarre per i cani della Valle, una turista denuncia: i volontari rispondono

La donna si era detta al quanto indignata e preoccupata della saluta degli animali. Il Rifugio Hope, ha risposto facendo sapere che la realtà dei fatti era totalmente diversa

Una turista non troppi giorni fa, ha visitato la  Valle dei Templi. Una passeggiata tra le bellezze, per poi finire d’essere colpita da alcuni randagi dormienti ai piedi del tempio della Concordia. La donna, ha fotografato i cani, mettendo nero su bianco un post di denuncia. “Questo è il benvenuto che hanno i turisti. Non vi piange il cuore? E’ crudeltà”.

Il post pubblicato ha fatto scalpore tra le associazioni animaliste agrigentine. L’immagine, in poco meno di due giorni, è diventata virale. In tanti hanno spalleggiato la turista, altri non erano per nulla d’accordo. A prendere posizione è stata l’associazione “Rifugio Hope”. I volontari, che da sempre si spendono per i cani del territorio agrigentino, hanno avuto più di qualcosa da dire.

"I cani vengono accuditi giornalmente dalle persone che lavorano alla Valle - fanno sapere i volontari del Rifugio Hope di Agrigento -  in particolar modo da una ragazza che si chiama Teresa che ha sempre monitorato, essendo in loco, la situazione e sicurezza dei cani chiamando tempestivamente il comune di Agrigento o direttamente noi tutte le volte che vi è stata necessità. Una persona dal cuore grande che non possiamo far altro che ringraziare per l affetto che dona loro tutti i giorni. È vero che anni fa qualche vigliacco delinquente ha avvelenato alcuni cani, ma è vero anche che quell atto di crudeltà inaudita è stato duramente condannato dai cittadini, dal comune e da tutte le istituzioni e per il quale, in ricordo dei cani uccisi è stata organizzata una fiaccolata che ha avuto una enorme e inaspettata partecipazione.  È vero che i cani che attualmente vivono alla Valle vivono da randagi, ma è vero anche che sono cani liberi in un posto meraviglioso, cani che godono dell'affetto di tutti i turisti che giornalmente visitano il sito archeologico. Cani che passeggiano indisturbati e ben voluti in quella che ormai è la loro casa.  Cani che secondo quanto ho letto in questi giorni alcune persone preferirebbero vedere chiusi in qualche canile dietro le sbarre ed è un vero dispiacere perché che piaccia o no, questi cani fanno una bella vita. Cani ai quali il Comune ha già da tempo,cosi come la legge prevede, provveduto a dare un'identità, microchippandoli a suo nome, sterilizzandoli e laddove è stato necessario accogliendo le segnalazioni di chi aveva bisogno di cure anche successivamente. Uno di loro zoppica un po', si chiama Taru. questo cagnolino era stato incidentato, è stato operato e reimmesso nel suo territorio.  Noi - continuano - accudiamo giornalmente più di 100 animali, cani e gatti che fanno terapie, medicazioni, continue visite e controlli, altri fortunatamente non hanno bisogno di cure ma gli viene garantita una vita adeguata alle loro esigenze e caratteristiche, La nostra quotidianità è fatta di questo e di tante e sempre troppe emergenze visto che siamo davvero in pochi, ed è per questo che purtroppo a volte non riusciamo a sdoppiarci ed essere contemporaneamente in mille posti diversi".  La donna aveva anche scattato una fotografia, divulgandola in ogni dove. I volontari hanno subito risposto con un'altra immagine. 

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