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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Campobello di Licata

Operaio morto cadendo dal cornicione, una condanna e un'assoluzione

Il giudice monocratico Rosanna Croce ha inflitto sette mesi di reclusione a Ignazio Gioachino Antonio Imbruglia, 52 anni. Assoluzione per non avere commesso il fatto per il fratello Tommaso Alberto di quattro anni più giovane

Una condanna e un’assoluzione per la morte di un operaio addetto all’imballaggio del magazzino che, secondo quanto ha accertato il processo, sarebbe stato utilizzato per collocare una trave sul cornicione. Antonio Lo Coco, 40 anni, di Campobello di Licata, sposato con figli, precipitò e morì sul colpo per i gravi traumi riportati in varie parti del corpo.

Lo stesso, peraltro, non avrebbe indossato il casco e altri strumenti di imbracatura e il lavoro sarebbe stato svolto senza la predisposizione di alcun ponteggio o di una scala fissa. Il giudice monocratico Rosanna Croce ha inflitto sette mesi di reclusione a Ignazio Gioachino Antonio Imbruglia, 52 anni. Assoluzione per non avere commesso il fatto per il fratello Tommaso Alberto di quattro anni più giovane.

Il giudice ha ritenuto che quest’ultimo, sebbene socio dell’attività, non avesse un ruolo direttivo che giustificasse la sua responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro. I due imputati (difesi dagli avvocati Enrico Quattrocchi e Giovanni Lo Leggio) dovranno anche risarcire la moglie e i fratelli della vittima che si sono costituiti parte civile con l’assistenza degli avvocati Salvatore Manganello e Maria Parla. L’ammontare sarà quantificato dal giudice civile ma, intanto, è stata stabilita una provvisionale, vale a dire un anticipo subito esecutivo, di 45 mila euro complessivi.
 

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