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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

A piedi da Bologna a Lampedusa, l'avventura di Barbara: "Salvini mi ha convinta"

Un viaggio a sostegno della Ong Mediterranea, la 32enne parla ai microfoni di AgrigentoNotizie

Un lungo viaggio, tante mete viste e tantissime avventure da raccontare. Da Bologna fino a Lampedusa, a “piedi scalzi”, per Mediterranea. La follia buona è stata fatta da una bolognese doc, Barbara. Zero euro in tasca, ed un autostop fatto con piena responsabilità. Si è inventata un cammino tutto suo, l’obiettivo è quello di ricordare i migranti morti in mare. Barbara Cassioli 32enne in arte assistente sociale ma nel cuore avventuriera per scopi benefici.

“Mia madre è contenta. Mio padre? Mi vorrebbe dietro una scrivania, magari con un lavoro sicuro e senza colpi di testa". Ha esordito così la bolognese, che al posto fisso ha preferito l’avventura. Tutto quello che spende, quello che le viene offerto, è destinato alla Ong Mediterranea, con lei anche una maglia celebrativa. Il viaggio è raccontato tutto sul suo blog, è partita il 21 marzo ed è arrivata a Lampedusa il 2 giugno. Nelle sue tappe anche la Valle dei Templi, Porto Empedocle e Favara, ma anche Casteltermini.

“Se ho avuto paura? Ho rimandato questo viaggio per troppo tempo – dice Barbara d AgrigentoNotizie – prima di partite avevo molta ansia, poi al primo passo tutto è passato”. E’ felice Barbara per un’avventura che l’ha fatta sentire viva e piena di responsabilità.

“Chi mi ha convinto? Minniti e Salvini. I loro decreti mi hanno dato una grossa spinta. Per me era importante agire e viaggiare come gesto di resistenza alle politiche governative d'odio. Ho avuto anche diverse motivazione personali. La scelta di partire senza soldi mi ha impensierito, poi grazie alla gente tutto è passato. Quest’inverno per l’ennesima volta mi è tornato in mente questo viaggio. Vorrei anche ringraziare la Caronte, mi ha offerto il passaggio ponte. Quando sono arrivata a Lampedusa mi sono goduta l’avventura. La prima cosa che ho pensato? Ho guardato il panorama ed ho detto ‘ce l’hai fatta’. Io da Bologna - racconta Barbara -  sono riuscita ad arrivare a Lampedusa anche grazie alla gente. Ce l’ho fatta io, ma anche la parte bella dell’Italia. Mi ha trasportato una rete, una bellissima rete. E’ stata una grandissima impresa, per me. Credo sia stata una rivendicazione di bellezza, a me questa esperienza mi ha cambiata”.

Barbara ha raccontato ai microfoni di AgrigentoNotizie, uno degli aneddoti più divertenti del suo viaggio. “Cercavo un passaggio e poi ho trovato una ragazza. Si chiama Giusy, si è offerta di pagarmi il biglietto del treno. Mi ha lasciato 10 euro, perché non c'era la biglietteria. Soldi che non ho usato, perché appena salita sul treno, un uomo che vuole restare anonimo, ascoltando questa storia di bellezza, ha deciso di contribuire raddoppiando la dose e offrendomi il titolo di viaggio fino a Palermo. Aiutando me, entrambi hanno sostenuto Mediterranea.  Nel prossimo bonifico ci saranno entrambi i loro nomi, il loro cuori e 16.90 euro in più”.

A piedi da Bologna fino a Lampedusa, ecco il perché. “Io ho viaggiato perché avevo bisogno di un’ispirazione. A volte abbiamo paura dello sconosciuto. A livello sociale, in questo momento, forse sono i migranti. Per me lo sconosciuto è invece il futuro, quello che mi può capitare domani. Quello che ho imparato che la gente ci vede quello che ci vuole vedere. Tante persone mi mandano dei messaggi, per qualcuno è stato rivoluzionario perché gli ha dato l’opportunità di aprire la porta in merito alle scelte di vita autentiche. Ognuno deve fare davvero quello che lo rende felice. Paura del viaggio? No. Forse prima di partire si, poi non più. Io sono un’operatrice sociale, certe cose le capisco subito. Ho allenato il mio fiuto a cogliere il pericolo. In questo viaggio ho incontrato diverse persone, alle volte non ho accettato dei passaggi. Altre, invece, la maggior parte, ho capito che mi potevo fidare. Mi sono sentita sempre molto protetta, anche dalle mie amiche. Mi hanno sempre sostenuta. La mia famiglia? Mia madre mi ha anche raggiunto a Lampedusa. Ovviamente mi vorrebbe più inquadrata, ma non sarei felice. Mio padre? Mi ha proposto altre strade, ma non sarei felice. Da adulti si fanno anche delle scelte che i genitori non sostengono. Stare dietro una scrivania non mi renderebbe felice”

E sull’Agrigentino, Barbara parla così: “Mi sono successe delle cose, credo che i luoghi in cui devi tornare ci tornerai. Sono rimasta abbagliata dalla Valle dei Templi. Purtroppo, però, ho avuto poco tempo. Ci sarà occasione, tornerò…”

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