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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Chiese due milioni di euro alla Camera di commercio, ricorso respinto

Si tratta dell'ex segretario generale dell'Ente, a monte una complessa vicenda giudiziaria articolatasi in più gradi di giudizio

Aveva chiesto un maxi risarcimento del danno alla Camera di Commercio, l'ex segretario dell'ente camerale, Salvatore Palillo, dovrà invece risarcire le spese legali.

Lo ha deciso la Corte di Cassazione, alla quale l'uomo si era rivolto per ottenere le somme per danni biologici, morali e d’immagine subiti. Ma cosa era accaduto? Tutto parte da quando la Giunta camerale, presieduta da Vittorio Messina, aveva revocato l’ incarico di segretario generale all’avvocato Palillo, il quale aveva a sua volta presentato ricorso al Giudice del lavoro. Nelle more del giudizio l’avvocato Palillo aveva però chiestp il pensionamento anticipato per assistere il genitore affetto da handicap grave e veniva collocato in quiescenza. Tutto finito? E invece no, perché il Tribunale di Agrigento, pur accogliendo solo parzialmente il ricorso di Palillo ritenendo fondata la censura inerente la presunta tardività del provvedimento di revoca, "avvenuto asseritamente oltre il termine di novanta giorni utili ai fini del cosiddetto Spoyl sistem", e dichiarava il diritto del ricorrente a ricoprire la carica di segretario generale fino alla data di collocamento a riposo.

Una decisione contro la quale si era costituita la Camera di commercio tramite il proprio legale, l'avvocato Girolamo Rubino,  e la Corte di Appello di Palermo, riformando la sentenza di primo grado, aveva rigettato le domande avanzate dall’avvocato Palillo, il quale tentava quindi la strada della Cassazione, presentando, nelle more della sentenza, una richiesta di risarcimento del danno di ben 2 milioni di euro. La Corte di Cassazione, condividendo le tesi dell’avvocato Rubino, ha però respinto il ricorso dell’avvocato Palillo, condannando quest’ultimo anche al pagamento delle spese di giudizio, liquidate complessivamente in euro ottomila oltre accessori, oltre alla refusione dell’ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello dovuto per il ricorso.

"Pertanto - spiega Rubino - per effetto della sentenza della corte di Cassazione l’ente camerale nulla dovrà corrispondere all’avvocato Palillo, mentre quest’ultimo dovrà pagare le spese giudiziali".

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