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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Montevago

"E' un fedelissimo del boss Pietro Campo", Abate arrestato dopo la condanna

I giudici della prima sezione penale, dopo avergli inflitto 16 anni per associazione mafiosa, hanno emesso un'ordinanza cautelare

Il trentaduenne Antonio Abbate, di Montevago, dopo la condanna rimediata nell'operazione Icaro, finisce in carcere. L’uomo è stato arrestato su ordine del tribunale di Agrigento. Abate, condannato ieri in primo grado a 16 anni per associazione mafiosa, è ritenuto un fedelissimo del capomafia Piero Campo che si faceva accompagnare da lui a importanti summit di mafia con un altro pezzo da 90 dei clan agrigentini: Leo Sutera "padrino" di Sambuca di Sicilia. Davanti ad Abbate, Campo parlava dei suoi incontri con il superlatitante Matteo Messina Denaro. In una lunga conversazione, intercettata dagli investigatori, Campo racconta di aver incontrato, tramite un palermitano di cui non fa il nome, Messina Denaro, nelle campagne di Santa Margherita Belice in un luogo "vomitevole". Gli inquirenti hanno pensato a un ovile abbandonato.

Maxi inchiesta "Icaro", decise 10 condanne e un'assoluzione 

"La faccia era conosciuta, però era un pò piu' asciutto, ma era lui - dice, ammettendo di non aver riconosciuto subito il latitante -. Lui, però mi ha riconosciuto immediatamente", aggiunge Campo. Campo è stato processato e condannato in abbreviato in un'altra tranche del procedimento, coordinato dalla Dda di Palermo, costato ieri ad Abbate la pena di 16 anni. Il tribunale, oltre a lui, ha condannato a pene pesantissime - oltre un secolo di carcere - anche i coimputati: presunti mafiosi delle "famiglie" della provincia agrigentina finiti in carcere nel 2016 nell'operazione Icaro.

Abbate, difeso dall'avvocato Antonino Augello, era del tutto libero perchè sia il gip che il tribunale del riesame avevano rigettato la richiesta di arresto da parte della Dda.

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