Borgo Scala dei Turchi, esponenti di Legambiente denunciano imprenditore
Gli architetti ambientalisti Domenico Fontana e Daniele Gucciardo puntano il dito contro Gaetano Caristia, l'imprenditore di Siracusa titolare della Comaer
È guerra giudiziaria tra gli esponenti di Legambiente Domenico Fontana e Daniele Gucciardo e Gaetano Caristia, l'imprenditore di Siracusa titolare della Comaer, la società che stava realizzando un complesso residenziale a lido Rossello a Realmonte, il "Borgo Scala dei Turchi" oggi sottoposto a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria.
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Dopo la denuncia dell'imprenditore a danno degli esponenti ambientalisti per le ipotesi di falso, simulazione di reato e calunnia, arriva la risposta degli architetti di Legambiente Fontana, responsabile nazionale per l’urbanistica e le politiche per il Mezzogiorno e Gucciardo, vice presidente del circolo Rabat.
I due ambientalisti fanno sapere in una nota di aver denunciato Caristia, "perché con piena consapevolezza ha diffuso notizie scientemente false, diffamatorie e calunniose ai danni dei sottoscritti, sapendoli totalmente estranei ai reati che lo stesso ha denunciato a loro carico e di cui ha diffuso ampia notizia a mezzo stampa, con deposito della denuncia presso il Gip di Agrigento nel procedimento a suo carico, danneggiandoli sia come professionisti e architetti, che come componenti dell’associazione Legambiente".
"Sono le stesse perizie giurate depositate dal signor Caristia, nella denuncia nei nostri confronti, - ha dichiarato Caristia - che dimostrano che alcuni edifici si trovano all’interno della fascia di inedificabilità stabilita nel parere rilasciato della Soprintendenza di Agrigento. Non è il sottoscritto o l’architetto Fontana né, tanto meno la Legambiente, che hanno revocato le autorizzazioni o rinviato a giudizio il signor Caristia, questo è avvenuto perché gli organi preposti hanno effettuato i dovuti controlli anche rispetto alle cose da noi segnalate nel settembre del 2013".
"Il fatto che il signor Caristia ci abbia denunciati - aggiunge Fontana - appare strumentale poiché questo era finalizzato al tentativo non riuscito di far escludere Legambiente Sicilia come parte civile nel processo a suo carico che si sta svolgendo presso il Gip del Tribunale di Agrigento".