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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Raccogliere i sacchetti sparsi per strada? Ci costa quasi 10mila euro al mese

Il Comune ha liquidato una fattura per gennaio che indica tra le tante voci anche il costo per la rimozione dei "sacchetti sparsi" lungo le vie

La sola raccolta dei rifiuti sparsi per strada dai "lanciatori seriali" e, almeno in un caso documentato, dalle disattenzioni degli stessi operatori ecologici, costa agli agrigentini poco meno di 10mila euro al mese. E' quanto emerge dalla fattura di gennaio liquidata ad una delle imprese del Rti che gestisce il servizio di igiene ambientale per il Comune di Agrigento.

 Bonificata piazza Ravanusella, ma la pulizia dell'area è durata solo poche ore

Il servizio di raccolta dei "sacchetti sparsi lungo le vie cittadine" è infatti fuori fattura, è di fatto uno straordinario che viene realizzato da una squadra appositamente dedicata allo scopo. Si dirà: non sono poi nemmeno tanti soldi se si considera quanta spazzatura è presente in alcune zone della città. E invece no. Perché se da un lato non è chiaro se sia il servizio non poi così "attento" o semplicemente coloro che abbandonano i rifiuti troppo veloci per riuscirgli a stare dietro, va precisato che la bonifica delle discariche abusive ha un conteggio a parte. Per pulire l'area di Ravanusella, ad esempio, a gennaio è stato richiesto un pagamento da 900 euro al Comune. Anche dedicarsi ad una specifica via della città ha un costo, se è un servizio ad hoc: guardando sempre alla fattura di gennaio, ad esempio, emergono quasi 700 euro stanziate solo per la pulizia delle bretelle di accesso al viadotto Akragas.

Disservizi nella raccolta differenziata, il Comune attiva il "telefono aiuto"

E dire che quando la differenziata si avviò in città, nel febbraio del 2018, questo servizio era reso gratuitamente dalle imprese, dato che ci trovavamo nella fase di "start" del nuovo "mini" appalto. Poi erano partite le proteste dei lavoratori che contestavano l'eccessivo carico di lavoro al quale erano sottoposti ed erano stati pensati dei servizi aggiuntivi che misteriosamente avevano placato gli animi. Tra questi, oltre la raccolta dei sacchetti sparsi, anche il ritiro giornaliero dei pannolini e pannoloni che però, come più volte evidenziato dallo stesso assessore, non ha mai funzionato in modo ottimale.

Parlando sempre della medesima fattura, inoltre, ci tocca far rilevare come qualcosa non quadri in fase di conteggio. Nella parte che calcola il costo finale, infatti, sembra che siano state fatte male le operazioni di sottrazione con la conseguenza che la "bolletta" per il Comune è più alta di quanto non parrebbe dover essere. Ma chi controlla?

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