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Cronaca

Spettacoli, Bellavia: "Mai più il porticciolo turistico come location"

La stoccata: "Chi dovrebbe fare del turismo uno dei settori trainanti dell'economia locale non fa scelte lungimiranti e non sa cogliere le occasioni"

Chi dovrebbe fare del turismo uno dei settori trainanti dell'economia locale non fa scelte lungimiranti e non sa cogliere le occasioni. E' il sunto di quanto dice Enzo Bellavia nell'annunciare che anche la location del porticciolo turistico di San Leone, così come già quella di piano San Gregorio, non sarà "riutilizzata" per l'organizzazione degli eventi portati nella Città dei templi dalla cooperativa "Il Sestante".

Nel tracciare un bilancio consuntivo della stagione comunque alquanto soddisfacente, infatti, Bellavia ha evidenziato  i "molteplici aspetti positivi" dell'aver portato il "Notre Dame de Paris" e Gianna Nannini nel lido balneare, non mancando di sottolineare quelle che, per lui, sono state "critiche dure ed immeritate" da parte dei commercianti sanleonini.

"Si è riusciti a prolungare il servizio di trasporto pubblico nelle ore serali - ha detto -. Questo potrebbe essere un buon punto di partenza per abituare la gente ad usare i mezzi pubblici rendendo più fattibile ed efficiente la cosiddetta “zona a traffico limitato”, ampiamente utilizzata in altre località turistiche. Un altro aspetto positivo è rappresentato dal fatto che, nelle serate degli spettacoli, tutta la zona limitrofa all’area del teatro è stata temporaneamente liberata dagli abusivi che occupano e sfruttano un bene comune a proprio piacimento e indisturbati. Tutti ne parlano, tutti li detestano, tutti vorrebbero non vederli più. Eppure nulla cambia.

Un’ultima personale considerazione - aggiunge - riguarda le attività commerciali. Gli esercenti sostengono di aver subito più danni che benefici. Ma è davvero possibile che migliaia di spettatori che hanno assistito agli spettacoli se la siano data a gambe fuggendo verso le proprie case? Gli esercenti hanno messo a punto qualche tipo di strategia per attirare tutte queste potenziali presenze? Oppure si sono limitati, come al solito, ad attendere". 

L'imprenditore, poi, non risparmia una "stoccata" nemmeno all'ente parco.

"Riguardo la questione Valle dei Templi e piano San Gregorio, chiedo un confronto pubblico con i dirigenti dell’ente, il direttore Parello e il commissario Campo. Vorrei che spiegassero ai cittadini le motivazioni che li avrebbero portati a raddoppiare solo i nostri canoni di concessione delle aree archeologiche per lo svolgimento degli spettacoli, compresa l’imposizione delle spese di bonifica a carico degli organizzatori, senza nemmeno accettare la proposta di compensazione. E, di contro, esentare altri. Una condotta che scoraggia ogni genere d’iniziativa privata. Il Parco ha organizzato, questa estate, spettacoli al tempio di Giunone quasi ogni giorno, gratuiti o facendo pagare al massimo 5 euro: facendo pagare la metà del normale ingresso i turisti che desideravano accedere alla via Sacra nelle ore serali ne hanno approfittato per ottenere uno sconto del 50 per cento con la scusa di andare a vedere gli spettacoli al tempio di Giunone. Tutto ciò non mi sembra una mossa particolarmente “furba”. Oppure sono io che non so fare il mio mestiere. Magari l’Ente Parco potrà spiegarci meglio le sue strategie di mercato, ma non chieda soldi in più per spenderli in un’altra location propria, distante poche decine di metri dalla nostra", conclude Bellavia. Adesso la parola, se vorranno dire "la loro" e intervenire sulle "accuse" mosse dall'imprenditore agrigentino, va ai vertici dell'ente Parco.

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