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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

La Cisl in forte crescita nel comparto del pubblico impiego

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Ci confermiamo primi in 16 comuni della provincia, con picchi dell’80% a Caltabellotta, il 76% a Lampedusa e Linosa, il 73% a Bivona e il 75% a Racalmuto  consentono di acquisire 3 seggi sui 4 disponibili, il 61% nel paese della “ragione” Racalmuto con 5 seggi assegnati su 9, il 59% a Santo Stefano di Quisquina e il 58% a Cianciana, siamo primi nei Ministeri con picchi assoluti in INPS con il 34% delle preferenze nonostante la presenza di un voto frammentato dalla presenza di moltissimi sindacati autonomi.

Siamo anche il primo sindacato confederale alla Questura e i Tribunali di Agrigento.

Abbiamo confermato, come da decenni ormai il primato assoluto nella Sanità nella quale distacchiamo di parecchio le altre organizzazioni confederali e gli autonomi di categoria.

Rispetto alle ultime RSU abbiamo ridotto al minimo il gap con l’organizzazione che ci precede per pochissimi voti.

I seggi assegnati, e manca ancora il comune di Montevago sono: 79 per la Cisl, 81 per la Cgil e 48 per la Uil.

Abbiamo registrato un’affluenza che supera il 90% dato che e’ certamente motivato da una partecipazione veramente “democratica” al voto che offre la possibilità di scegliere liberamente il proprio rappresentante. 

L’ottimo risultato è il frutto del lavoro coordinato, tra candidati, nuovo gruppo dirigente, iscritti ed il gruppo storico della federazione di categoria che lavora in piena sinergia per il raggiungimento delle richieste dei lavoratori. 

Siamo molto soddisfatti di non avere utilizzato nessun altro canale che quello fatto da lavoratori impegnati in prima linea e desiderosi ancora di spendersi nell’organizzazione sindacale. 

Partiremo da subito, con la sponsorizzazione della campagna di equiparazione per il TFR da acquisire entro due mesi dalla fine del rapporto di lavoro e dalla stabilizzazione dei tanti RSU precari. 

Ci preme sottolineare che si confermano comunque molto più affidabili i sindacati confederali che registrano l’82% delle preferenze nonostante l’ampia opera denigratoria che si è tentato di portare avanti in questi ultimi mesi proprio in occasione della firma dei nuovi Contratti nazionali, respingendo il vento populista e qualunquista che ha rivoluzionato la politica.

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