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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Leone

Dopo il centro città, il bazar della merce contraffatta torna a San Leone

Decine di ambulanti senza regola hanno affollato il lungomare "Falcone e Borsellino". Borse e scarpe, tutta merce fake esposta in "bella" mostra

Dopo il centro cittadino, il bazar della merce contraffatta “conquista” anche San Leone. Dopo la tregua di fine estate, ieri, è tornano un mercato a cielo aperto di ambulanti senza regole. Borse, scarpe, bracciali e occhiali da sole: tutta merca contraffatta.

Gli ambulanti hanno trovato spazio in pieno lungomare Falcone e Borsellino. Un biglietto da visita che San Leone, di certo, non merita. Ad intervenire sul mercato della merce contraffatta è l’agrigentino Giuseppe Di Rosa.

Via Atenea, riecco il "bazar" a cielo aperto: decine di borse contraffatte

"Oramai ci siamo anche noi stancati di scriverlo e segnalarlo alle autorità, mercato di merce contraffatta ad Agrigento con precisione le foto si riferiscono al lungomare 'Falcone e Borsellino' visto che sembra impossibile per le autorità competenti contrastare il mercato illegale di merce contraffatta. Abbiate la decenza di cambiare nome al lungomare nel rispetto di due galantuomini che ci credevano e che lottavano contro l’illegalità". 

Soltanto l’estate scorsa il maxi controllo ha coinvolto San Leone. Sono state centinaia le borse, ma anche scarpe e collane sequestrate. Tutta merce, neanche a dirlo, contraffatta.

"Abbiamo più volte denunciato il tutto alle autorità competenti, a distanza di tempo, ci chiediamo il perché si continuano a perseguitare i commercianti agrigentini, ed invece si agevola la vendita ed il proliferare di mercati abusivi di merce contraffatta in tutta la città con grave danno di immagine per la città, ed economico nei confronti dei commercianti agrigentini che pagano regolarmente le tasse al governo Italiano ed al comune di Agrigento.In pieno centro balneare - dice Di Rosa - dentro il porticciolo turistico che dovrebbe e potrebbe essere il fiore all'occhiello della nostra estate, in terreno demaniale, si effettua senza nessun controllo la vendita di merce contraffatta senza controlli mentre l'Amministrazione si vanta e sposta le attenzioni su altro. Da non sottovalutare, che il mercato 'abusivo' è anche sfornito delle più elementari prescrizioni sanitarie ad iniziare dai bagni pubblici con clienti e commercianti occasionali, obbligati ad utilizzare ogni angolo del lungomare come latrina per i propri bisogni fisiologici". 

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