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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Bancarotta da 20 milioni di euro, Cassazione apre a scarcerazione di Burgio

La Suprema Corte dispone un nuovo passaggio al tribunale del riesame per valutare se concedergli i domiciliari

All'indomani della prima udienza del processo, in cui una settantina di suoi ex dipendenti hanno chiesto di costituirsi parte civile, la Cassazione apre a una possibile scarcerazione dell’imprenditore Giuseppe Burgio, 53 anni, arrestato il 27 ottobre con l’accusa di avere provocato una bancarotta fraudolenta da 20 milioni di euro. I giudici della Suprema Corte hanno accolto in parte il ricorso del difensore, l’avvocato Carmelita Danile, e annullato con rinvio l’ordinanza del tribunale del riesame che rigettava la richiesta di concessione degli arresti domiciliari.

In sostanza sarà un’altra sezione a decidere sul caso sulla base dei principi giuridici che saranno contenuti nelle motivazioni del provvedimento.

La difesa del “re dei supermercati”, dopo che l’ordinanza cautelare era stata confermata in maniera definitiva, ha sollecitato un’attenuazione della misura che era stata respinta in prima e in seconda battuta. Di recente, quindi, l’avvocato Danile si è rivolta alla Cassazione chiedendo l’attenuazione della misura e spiegando che “le esigenze cautelari a distanza di nove mesi non possono che essersi attenuate, non esiste un caso di imputato di bancarotta che sia detenuto in carcere per tutta la durata dell’istruttoria dibattimentale”.

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