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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Bivona

Banca Sant’Angelo sospende attività esecutiva nei confronti di Ignazio Cutrò

Il presidente dell'istituto di credito, Antonio Coppola, incontrerà il testimone di giustizia

"Il presidente della Banca Popolare Sant'Angelo, Antonio Coppola, attualmente fuori sede, dopo un colloquio con l’onorevole Giuseppe Lumia dal quale ha ricevuto informazioni sulla vicenda ed anche sulla sospensione del programma di protezione, ha avuto un colloquio telefonico molto sereno con Cutro’, al quale ha comunicato di avere intanto dato disposizioni di sospendere qualsiasi attività esecutiva e di volerlo incontrare quanto prima, al suo rientro in città". Lo rendono noto, in maniera ufficiale, dalla Banca Sant'Angelo.  

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"Cutro’ nel ringraziare per l’interessamento e per l’invito ha ribadito di avere inteso soprattutto sensibilizzare le autorità preposte, affinché - prosegue la nota della Banca - venga riesaminata al più presto la sua condizione di vittima della mafia".

Ieri  la notifica al testimone di giustizia Ignazio Cutrò della procedura di precettazione avviata dalla Banca Popolare Sant’Angelo di Licata per un vecchio debito da circa 60 mila euro, che doveva essere pagato entro e non oltre il 19 agosto. Il disperato appello dello stesso ex imprenditore al presidente dell’istituto di credito ha smosso le coscienze di parte della classe politica con in testa i parlamentari Piera Aiello, Filippo Perconti e Beppe Lumia, ma anche della società civile che si è stretta attorno alla famiglia bivonese e della segreteria provinciale della Cgil di Agrigento, con l’accorato appello del segretario Massimo Raso.

Della drammatica corsa contro il tempo di Ignazio Cutrò si è anche interessato il sottosegretario al ministero dell’Interno Luigi Gaetti e a meno di 24 ore dalla notifica dell’atto esecutivo di precetto, a casa Cutrò è giunta una chiamata gradita, ovvero quella del presidente del consiglio di amministrazione di Banca Popolare Sant’Angelo, Antonio Coppola che ha comunicato al testimone di giustizia, di avere sospeso la procedura. I due, subito dopo ferragosto si incontreranno personalmente per discutere della vertenza.

Un sospiro di sollievo dunque per Ignazio Cutrò e i suoi familiari, un ruolo importante in questa fase, lo ha avuto l’onorevole Lumia che ha fatto da mediatore.

Antonio Coppola, così come il suo predecessore, Nicolò Curella, si è dimostrato sensibile dunque al problema che vede, il testimone di giustizia, sommerso dai debiti causati dalla sua battaglia legale avviata contro il racket delle estorsioni. Le denunce di Cutrò hanno rapidamente spento le commesse per la sua impresa edile fino a causarne la definitiva chiusura.

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