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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Aumentano gli incidenti sul lavoro e gli infortuni mascherati, nasce il tavolo per la sicurezza

Entro fine giugno verrà sviluppato un protocollo d'intesa per dare vita ad una unica regia. L'idea è quella di creare - stando alla carenza di personale in tutti gli uffici pubblici - delle squadre "interforze" per controlli, formazione e prevenzione

Aumentano le morti sul lavoro, ma aumentano anche gli incidenti e gli infortuni che vengono mascherati o addirittura non denunciati.  Per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro - prevenendo, di fatto, gli incidenti - non ci sono, fra forze dell'ordine ed enti competenti, gli uomini necessari. E' stato squarciato - durante il vertice tenutosi al palazzo del Governo e presieduto dal prefetto Dario Caputo - il velo sulla reale, concreta, situazione della sicurezza sui luoghi di lavoro dell'Agrigentino.

"Fame" di lavoro e morti bianche: 33 vittime in sei anni 

La decisione è stata unica e corale. Serve istituire un tavolo - fra tutti gli enti competenti e le forze dell'ordine - per avviare, concretamente, l'opera di monitoraggio e l'azione di formazione e prevenzione. Quello mosso oggi è stato soltanto il primo passo. Entro fine giugno, tutti si rincontreranno per sviluppare un protocollo d'intesa e dare vita ad una unica regia per garantire la sicurezza. L'idea è quella di creare - stando alla carenza di personale in tutti gli uffici pubblici - delle squadre "interforze": composte cioè da persone che rappresentano forze dell'ordine ed enti diversi. In questo modo, oltre a poter procedere speditamente e concretamente su tutta la provincia vi sarà un vero, omogeneo, coordinamento. Verranno anche messe a disposizione le banche dati sulle aziende esistenti.

L'appello della Cgil: "Il prefetto convochi un tavolo tecnico"

A richiedere la convocazione del vertice in Prefettura - dopo l'incidente sul lavoro dello scorso aprile: nel quale perse la vita un operaio di 26 anni di Bagheria - erano state le sigle sindacali. E così, oggi, è stato. E al tavolo tecnico erano seduti anche i sindacati. Tutti - rappresentanti dei vari enti coinvolti e delle forze dell'ordine compresi - hanno voluto tracciare, e con determinazione, quale sarà la strada da percorrere in futuro per garantire la legalità che va di pari passo con la sicurezza. E bisogna fare in fretta perché dal 2012 al 2017, in provincia di Agrigento, si sono registrate 33 morti bianche. I dati dell'Inail e  quelli rielaborati dall’Osservatorio per la sicurezza sul lavoro di Vega Engineering tracciano un quadro assolutamente allarmante. L'anno nero è stato il 2017 quando sono morti 9 lavoratori, il che ha posizionato l'Agrigentino all’ottavo posto nazionale per incidenza sul totale di occupati. Si muore di più, inoltre, in edilizia. Ma il settore agricolo non è meno pericoloso.

Al tavolo tecnico di stamani si sono sedute le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil; quelle dei datori di lavoro dei settori industria, commercio ed artigianato ma, soprattutto, i vertici degli enti che, a vario titolo, si occupano di sicurezza sul lavoro e di leggi in materia di lavoro: Inail, Ispettorato del lavoro, Spresal (Asp Agrigento), Inps, vigili del fuoco ed inoltre i vertici di polizia, carabinieri e guardia di finanza.
 

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