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Cronaca

Asp condannata a risarcire un dirigente, i sindacati: "E’ un grande successo"

Dopo una lunga vertenza si andava verso un accordo che riconosceva l'indennità

E’ stata la funzione Pubblica Cgil di Agrigento a sollevare il caso del mancato pagamento della indennità di posizione variabile aziendale ai dirigenti in servizio nell’azienda sanitaria provinciale. Dopo una lunga vertenza si andava verso un accordo che riconosceva l'ndennità. La Fp Cgil aveva chiesto anche gli arretrati che l’azienda si era rifiutata di corrispondere.

Una dirigente in servizio presso l’Asp di Agrigento, assistita dall’avvocato Andrea Carnabuci per conto dell’organizzazione sindacale, ritenendo di avere diritto alla corresponsione della indennità di posizione variabile aziendale anche per il periodo precedente al gennaio 2013, si è rivolta all'autorità giudiziaria.

Il giudice del lavoro presso il tribunale di Agrigento ha accolto il ricorso, condannando l’Asp di Agrigento a risarcire il danno alla dirigente. 

“E’ un grande successo – dichiarano i dirigenti sindacali Enzo Iacono e Antonio Cutugno – al termine di un percorso sostenuto  dalla FP CGIL Agrigento da tanto tempo, avviato dall’allora segretario della categoria Alfonso Buscemi, oggi, segretario generale della CGIL Agrigento, sino a quando, dopo tante sollecitazioni, l’Asp di Agrigento  ha riconosciuto l’indennità di posizione variabile aziendale dal 2013 e non per gli anni pregressi, determinandone provvisoriamente l’importo in attesa del completamento della procedura di graduazione delle funzioni e di pesatura degli incarichi. La Cgil auspica che l’Asp di Agrigento si attivi al più presto possibile per completare la predetta procedura e per determinare quanto effettivamente  dovuto ai dirigenti. Ovviamente sarà vigile e attenta affinché venga tutelato il diritto dei dipendenti”.

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