L'arco "Calafato" rischia di crollare, salta il vertice convocato in Comune
L'incontro doveva servire per stabilire le soluzioni da adottare, tant'è che è stato chiesto ad università e Soprintendenza di redigere un apposito progetto
Un vertice tra Comune, Soprintendenza e Protezione civile avrebbe dovuto tenersi oggi a palazzo di città per stabilire come meglio proteggere il medievale arco "Calafato" dal rischio di crollo cui è sottoposto ormai da più di tre anni. Ma la riunione è stata "rinviata per l'impossibilità di una delle parti di essere presente".
Nel corso dell'incontro si sarebbe dovuto stabilire come risolvere il problema in maniera definitiva, e per questo è stato chiesto a Università e Soprintendenza di redigere un apposito progetto per stabilire se sia più idonea una intelaiatura o comunque una gabbiatura o qualche altro metodo per metta in sicurezza il monumento.
Già nel 2013 la questione fu posta all'attenzione dell'allora sindaco Marco Zambuto e si evidenziò come la puntellatura lignea cui era stato sottoposto fosse, con il tempo, divenuta inadeguata a sorreggere la struttura medievale che si trova in via Oblati.
"Abbiamola convocato a stretto giro una riunione per valutare alcune ipotesi di messa in sicurezza definitiva dell'arco attraverso un confronto che coinvolge anche Soprintendenza e Università - ha detto l'assessore Beniamino Biondi - nell'idea di una soluzione imminente che finalmente restituisca dignità alla storia di questo importante arco".