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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Aragona

Tragedia delle Maccalube, la Procura allarga l'inchiesta?

Il pm Carlo Cinque ha chiesto al giudice di trasmettere gli atti al suo ufficio "per valutare altri profili di responsabilità". Nel mirino un organismo della Regione

Il pubblico ministero Carlo Cinque ipotizza altre indagini per la tragedia delle Maccalube, riserva naturale di Aragona dove il 27 settembre del 2014 morirono, travolti dal fango dei vulcanelli, i fratellini Carmelo e Laura Mulone di 9 e 7 anni, mentre facevano una passeggiata insieme al padre. Il magistrato della Procura lo ha fatto intendere al termine dell’udienza di ieri nel corso della quale sono stati ascoltati alcuni testi della difesa, rappresentata fra gli altri dagli avvocati Daniela Ciancimino, Luca Petrucci, Diego Galluzzo e Nicolò Grillo.

Un funzionario della Regione – Loredana Oliveri – ha raccontato, in particolare, che il consiglio regionale che si occupa di parchi e riserve e che in sostanza esprime anche dei pareri relativi alla sicurezza dei siti, per tre anni, dal 2011 fino al momento della tragedia, non fu praticamente operativo per due ragioni.

“In quel periodo il presidente della Regione Rosario Crocetta cambiò un assessore ogni sei mesi e spettava al titolare della delega al Territorio mettere in moto l’organismo. Inoltre – ha aggiunto – al consiglio sono state attribuite in quel periodo altre competenze”. Insomma, fra il lavoro che era aumentato e il valzer di assessori, nessuno invia pareri sulla sicurezza delle riserve e alle Maccalube si verifica la tragedia che ha scosso l’intera nazione. Il pm ha chiesto al giudice Giancarlo Caruso di trasmettere gli atti alla Procura “per valutare se ci sono altri profili di responsabilità”.

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