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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Aragona

"La gestione della piscina appaltata con documenti falsi", una condanna e un rinvio a giudizio

Due imprenditori avrebbero attestato di avere un requisito producendo fatture contraffatte

Un appalto di dieci anni per la gestione della piscina comunale aggiudicato con delle false fatture e la documentazione contraffatta che attestava un requisito inesistente. L’inchiesta, avviata nel 2014 quando il Comune di Aragona mise a bando l’affidamento della struttura sportiva, ha portato alla prima condanna e a un rinvio a giudizio. Il giudice dell’udienza preliminare Francesco Provenzano ha inflitto un anno e due mesi di reclusione a B. G. C., 39 anni, di Agrigento. Rinvio a giudizio, invece, per un altro imprenditore: V. P. di 45 anni.

Per entrambi l’accusa è di turbativa d’asta e falso. La Procura contesta loro di avere falsamente attestato di possedere un requisito per potere accedere alla gara che prevedeva la gestione della piscina per dieci anni dietro pagamento di un canone. In particolare nel bando di gara veniva chiesto, pena l’inammissibilità all’appalto, di avere maturato un’esperienza nella gestione di piscine pubbliche nei tre anni precedenti.

I due imprenditori parteciparono formando un consorzio di imprese – chiamato Service global – e attestarono di possedere il requisito producendo un documento, secondo l’accusa falso. 

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