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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Aragona

Cadono calcinacci, dichiarata inagibile anche la biblioteca "di riserva"

Il sindaco: "Metteremo delle reti in modo da bloccare la caduta di intonaco, salvaguardando l’incolumità dei cittadini e degli impiegati. Poi faremo richiesta alla Sovrintendenza per l’opera di ristrutturazione"

Il pericolo di caduta calcinacci ha causato la chiusura della biblioteca di Aragona, una biblioteca che oggi si trova nei locali dell’ex chiesa del Purgatorio a causa dell’inagibilità del Palazzo Principe, quella che fino a qualche anno fa era la sede ufficiale. Ad imporne la chiusura è stata l’Asp, azienda sanitaria provinciale, che ha, attraverso i propri operatori, effettuato alcuni controlli una settimana fa, rilevando la caduta dell’intonaco in alcune zone dei locali.

Conseguentemente quella che oggi è la biblioteca “di riserva” è stata a sua volta chiusa per inagibilità, con l’Asp che ha imposto delle prescrizioni da eseguire per la riapertura. A causa del lungo iter burocratico per i lavori di ristrutturazione - sul bene infatti pesano i vincoli della Sovrintendenza - l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Peppe Pendolino ha deciso di mettere in atto delle misure di sicurezza per velocizzare la riapertura dei locali: “Abbiamo deciso, d’accordo con i tecnici – spiega il primo cittadino – di mettere delle reti in modo da bloccare la caduta di intonaco e calcinacci, salvaguardando così l’incolumità dei cittadini e degli impiegati. In settimana contiamo di cominciare i lavori. Dopo questa operazione di messa in sicurezza, faremo richiesta alla Sovrintendenza per l’opera di ristrutturazione e riparazione del danno”.

Ben peggiori i danni nella sede principale della biblioteca comunale di Aragona, con il Palazzo Principe inagibile da circa dieci anni a causa dei cedimenti strutturali. Per questo enorme complesso, per il quale esistono già i progetti di recupero, sono stati firmati due importanti finanziamenti, all’interno del “Patto per il Sud” voluto dall’ex premier Matteo Renzi.

Dopo la chiusura del palazzo appartenuto al principe Baldassare Naselli, la biblioteca, in una parte esigua delle opere conservate, era stata spostata nell’ex chiesa del Purgatorio, oggi chiusa anch’essa. 

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