"Appalto del Comune truccato per favorire l'amante", prescrizione cancella condanne
Imputati un dirigente di Palazzo dei Giganti, una funzionaria e la titolare di una cooperativa: dovranno risarcire l'ente
Secondo i giudici della Corte di appello l’affidamento alla ditta Tetris dell’appalto di assistenza sociale fu illegittimo e fu assegnato per favorire l'amante di un dirigente del Comune di Agrigento: le condanne nei confronti del responsabile di un settore dell'ente, della responsabile di area dell’ente e della titolare della cooperativa, tuttavia, sono state cancellate dalla prescrizione.
Sono trascorsi, infatti, dieci anni e il reato di abuso di ufficio non più punibile. I giudici della seconda sezione penale di Agrigento, presieduta da Luisa Turco, avevano inflitto un anno di reclusione a Giovanni Calogero Lattuca, 55 anni, di Aragona, all’epoca dei fatti, dirigente del settore che si occupa di servizi socio e assistenziali del Comune di Agrigento; ad Anna Maria Principato, 55 anni, responsabile di area dello stesso settore del Comune, e a Maria Rita Borsellino, 48 anni, di Porto Empedocle, legale rappresentante della Tetris. Nel processo di primo grado erano stati assolti otto imputati e alcuni reati contestati anche ai tre condannati erano stati esclusi.
"Appalto truccato per i servizi sociali", i giudici rinviano la sentenza
I tre imputati (difesi dagli avvocati Giancarlo Noto, Antonino Gaziano e Paolo Imbornone) dovranno comunque risarcire il Comune di Agrigento che si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Daniela Posante.
La prescrizione cancella, infatti, solo gli effetti della responsabilità penale ma non la condanna al risarcimento. Lattuca, Principato e Borsellino sono stati condannati per due ipotesi di abuso di ufficio. La prima si riferisce all'affidamento, ritenuto illegittimo, dell’appalto del servizio “Equipe specialisti esterni” nel 2008. I due funzionari comunali non avrebbero dovuto affidare l’appalto alla Tetris ricorrendo alla trattativa privata perché l’importo era di 105mila euro e superava ampiamente il limite di 25mila previsto dalla normativa e superato il quale è richiesta una gara di appalto. Inoltre Lattuca avrebbe dovuto astenersi per via di una presunta relazione sentimentale intrattenuta con la Borsellino.