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Cronaca Lampedusa e Linosa

"Annullata concessione edilizia", Tar condanna il Comune di Lampedusa

Lo rendono noto gli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara. Protagonista una donna di 75 anni che ha fatto ricorso contro l'amministrazione

Il Tribunale amministrativo regionale ha condannato il Comune di Lampedusa e Linosa per una vicenda relativa ad una concessione edilizia prima rilasciata e poi annullata. Lo rendono noto gli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara. Protagonista una lampedusana di 75 anni che aveva presentato al Comune una richiesta di un permesso per costruire un edificio da destinare ad abitazione di tipo turistico.

“Durante la fase istruttoria del procedimento – scrive il legale Rubino, che insieme a Cucchiara, ha assistito la donna – sono stati acquisiti i pareri favorevoli della Soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento, dell'Ispettorato delle Foreste, dell'Asp di Palermo, pertanto il Comune aveva dato l’autorizzazione alla richiesta avanzata dalla donna”.

Successivamente al rilascio del permesso di costruire, la 75enne aveva chiesto al Comune di Lampedusa l'approvazione di una variante. “Per la realizzazione della variante – spiega l’avvocato - venivano acquisiti i pareri favorevoli da parte della Soprintendenza, dell'Ispettorato delle foreste e dell'Asp di Palermo. Ma l'amministrazione comunale non aveva dato risposta, nonostante la notifica di un atto di messa in mora”.

La donna, dunque, ha presentato ricorso al Tar Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Rubino e Cucchiara. “Il Tar ha accolto la richiesta, - aggiunge il legale - ordinando al Comune di Lampedusa di adottare entro trenta giorni un provvedimento espresso sulla richiesta di variante, ma a questo punto il Comune di Lampedusa ha comunicato alla donna l'avvio del procedimento di annullamento d'ufficio del permesso di costruire, nonché il preavviso di rigetto della richiesta di variante”.

A questo punto, spiega Rubino, la donna “ha presentato una memoria procedimentale, corredata da apposita relazione tecnica, ma l'amministrazione comunale, senza tenere conto delle osservazioni tecniche presentate, ha annullato in autotutela il permesso di costruire e rigettato il progetto di variante”.

La 75enne, dunque, ha presentato un nuovo ricorso al Tar, sempre assistita dagli avvocati Rubino e Cucchiara, per l'annullamento dei nuovi provvedimenti adottati dal Comune. In particolare gli avvocati Rubino e Cucchiara, fa sapere ancora il legale, “hanno censurato i provvedimenti impugnati sotto molteplici profili, sia perchè il Comune non aveva adeguatamente motivato il mancato accoglimento delle osservazioni presentate, sia perché non aveva valutato il legittimo affidamento ingenerato in capo alla donna in relazione al titolo edilizio rilasciato da lungo tempo”.

La prima sezione del Tar Sicilia, presieduta da Calogero Ferlisi, ha ritenuto fondate le osservazioni formulate dagli avvocati Rubino e Cucchiara, ed ha accolto il ricorso, condannando il Comune di Lampedusa anche al pagamento delle spese giudiziali, che ammontano a 2 mila euro. Per effetto della sentenza, riacquista, dunque, efficacia il titolo edilizio rilasciato alla donna lampedusana.

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