rotate-mobile
Cronaca

Fini ad Agrigento: "Alfano ingoia bocconi amari, presto alle elezioni"

Il presidente della Camera punta il dito sull'operato del segretario nazionale del Pdl

E' un Gianfranco Fini carico di buoni propositi quello che ha fatto visita oggi ad Agrigento. Arrivato in Prefettura intorno alle 18.30 il presidente della Camera, ha incontrato il prefetto Francesca Ferrandino il sindaco di Agrigento Marco Zambuto, il questore Giuseppe Bisogno, il presidente del tribunale di Agrigento Luigi D'Angelo e i rispettivi comandanti dei carabinieri, della guardia di finanza e della Capitaneria di porto, Mario Di Iulio, Vincenzo Raffo e Rinaldo Di Martino. Breve summit per l'alta carica dello stato, che in seguito accompagnato dal deputato regionale di Fli Luigi Gentile si è recato presso il teatro Pirandello.

Ad attendere Fini un Pirandello stracolmo di gente che ha applaudito il presidente della Camera. Un plebiscito per il leader del Fli che si è detto felice della partecipazione degli agrigentini a questo evento. "Sono contento della vostra partecipazione, vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto". Parte subito forte il presidente della Camera, puntando il dito sull'operato del segretario nazionale del Pdl l'agrigentino Angelino Alfano. "Il rapporto con la Lega era stato alla base dei dissensi nel Pdl che avevano portato alla fuoriuscita di noi finiani e alla nascita di Futuro e Libertà. Alfano - afferma Fini - cosa aspetta a dire a Bossi che le sue parole sono intollerabili, che non la pensa diversamente da me, ma Alfano non ha libertà di farlo e deve ingoiare 'bocconi amari' pur di mantenere la gestione del potere".

"Dobbiamo aver chiaro - dichiara Fini - che non sono le intercettazioni la priorità degli italiani, ma la vera priorità è la disoccupazione dei nostri figli. Si deve rilanciare l'economia evitando di far fare alla gente che amiamo lavori mortificanti. Se io fossi nel Pdl - continua il presidente della Camera - mi chiederei perchè il disegno di legge dell'anticorruzione è stato posto e dimenticato dentro un cassetto. Non passerà molto tempo prima che si torni alle urne. L'asse Berlusconi-Bossi - ha dichiarato Fini - non può rappresentare il centrodestra. Agrigento - sottolinea Fini- si merita d'essere governata nel migliore dei modi. L'amore per la patria, la legalità, fanno di questa città la sua più grande dote".

Fini in conclusione affronta il tema dell'immigrazione, e chiede all'Ue di ricordarsi di essere "parte politica e non una moneta, altrimenti ogni tentativo di porre rimedio all'emergenza è vano''. Il presidente della Camera, infine, difende la legge sull'immigrazione che porta il suo nome e quello di Bossi.

''La rifarei anche se con qualche aggiustamento. Serve un contributo sociale - conclude il leader di Fli - noi sappiamo ciò che serve a questa Italia, abbiamo alcune idee da mettere in campo, il tempo premia sempre. Andiamo avanti con la consapevolezza che l'onestà premia sempre".

Non solo Fini, ma anche D'Orsi e Zambuto sono intervenuti al convegno organizzato dal partito del presidente della Camera, d'accordo i due hanno chiesto e non "elemosinato", come D'Orsi ha precisato, aiuti per il rilancio di questa terra. Ha raccolto scroscianti applausi il deputato Luigi Gentile che salutando il numero uno di Montecitorio ha affermato: "Sono convinto che Fini può far partire una marcia trionfale del sud Italia. Ho scelto questo partito per la coerenza e per la fedeltà che contraddistingue i loro esponenti".

Un incontro, quello di questo pomeriggio che ha chiamato a raccolta tantissimi esponenti politici, ma anche tantissimi giovani che hanno applaudito Gianfranco Fini, seguendo parola per parola il discorso del presidente della Camera.

Foto di Calogero Montana Lampo


Fini ad Agrigento: "Alfano ingoia bocconi amari, presto alle elezioni"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fini ad Agrigento: "Alfano ingoia bocconi amari, presto alle elezioni"

AgrigentoNotizie è in caricamento