L'omicidio di Alessandria della Rocca, il 19enne indagato risponde anche al Gip
Il Pm ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere. La difesa ha invocato, invece, la non convalida "visto che non ricorrono i presupposti di legge e non c'è alcun pericolo di fuga" e la non misura cautelare perché "il compendio indiziario non è grave"
Ha risposto anche a tutte le domande del giudice Rosario Di Gioia. Dopo aver risposto agli interrogativi del Pm, titolare del fascicolo d'inchiesta, Roberta Griffo, il diciannovenne di Alessandria della Rocca: Pietro Griffo ha risposto anche - durante l'udienza di convalida - alle domande del magistrato. A rappresentare e difendere il giovane sottoposto, dai carabinieri, a fermo di indiziato di delitto è l'avvocato Antonino Gaziano.
Il diciannovenne al Pm: "Non l'ho ucciso io, non abbiamo neanche discusso"
Il Pm ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere. La difesa, rappresentata appunto dal legale Antonino Gaziano, ha invece chiesto la non convalida del fermo "visto che non ricorrono i presupposti di legge e non c'è alcun pericolo di fuga" ed ha invocato la non misura cautelare perché "il compendio indiziario non è grave".
L'indagato diciannovenne sottoposto ad un lungo interrogatorio
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sciacca deciderà entro oggi. “Ha respinto l’accusa di essere l’autore di quanto accaduto – dice il suo difensore, l’avvocato Antonino Gaziano – ma anche di averlo aggredito. Sono stati assieme fino alle 8 di sera, ma ha detto di non avere fatto nulla. Nessuna lite, nulla di tutto questo”. L’indagato ha ricostruito i fatti e pare abbia dato anche fornito elementi che adesso sono sottoposti al vaglio degli inquirenti con ulteriori accertamenti ancora in corso da parte dei carabinieri della compagnia di Cammarata.