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Cronaca

Niente luci, tamburi e colori in onore di San Calò, Firetto: "Più fede e speranza"

Il sindaco non menziona le polemiche di quanti non riescono ad accettare che il santuario rimanga chiuso per 10 giorni. Ma prova a far riflettere sui rischi contagio che potevano corrersi  

"Una festa senza festa, qualcuno ha detto, riferendosi al programma dei festeggiamenti di San Calogero di quest'anno. Non penso che sia così.
Invece, credo che mai come in questo luglio 2020 ci siamo sentiti tutti così vicini a San Calogero. Lo siamo di più rispetto al senso del raccoglimento, della meditazione. Lo siamo di più rispetto alla consapevolezza e alla testimonianza della santità del monaco eremita che già venne in soccorso della nostra città afflitta da un'epidemia". Lo ha scritto, sui social, il sindaco di Agrigento Lillo Firetto che, di fatto, ha voluto provare a far riflettere i concittadini che non hanno gradito la chiusura del Santuario. Non menziona polemiche il sindaco, ma l'obiettivo è evidente: fare riflettere sui rischi che potevano corrersi.  

"In questo 2020 ci viene offerta l'opportunità di ritrovarci nella preghiera e nel significato più autentico della nostra devozione. L’emergenza sanitaria legata al Covid 19, è vero, ha smorzato le luci, i tamburi, i colori della festa di San Calogero. La tradizione popolare con tutte le sue manifestazioni di gioia collettiva è rinviata al prossimo anno - ha detto - . Non potremo esternare il nostro entusiasmo per strada al suo passaggio, ma potremo esprimere tutta la nostra gratitudine a San Calogero per averci aiutato a preservare Agrigento dalla pandemia. Potremo chiedere la sua protezione per il personale del servizio sanitario regionale e nazionale impegnato in prima linea nel fronteggiare questo flagello. Potremo dedicare a loro questa nostra festa, come anche a tutti coloro che con coraggio e abnegazione hanno garantito servizi essenziali durante il lockdown. Siamo tutti consapevoli dell'eccezionalità di questo momento storico e sapremo ancora essere rispettosi delle regole imposte da Stato e Regione sulle grandi manifestazioni. Una scelta inevitabile per scongiurare che migliaia di persone possano venire in contatto nello stesso momento".

"I festeggiamenti di San Calogero quest'anno sono più sentiti perché ci illuminano di fede e speranza. Perché ci ricordano quanto siano fugaci e superflue alcune nostre certezze e quanto invece siano più importanti altri valori della nostra esistenza. Quanto valgano gli affetti, da cui siamo stati costretti a stare lontani, o i contatti umani, la solidarietà, la libertà, la responsabilità verso gli altri e verso l'ambiente che ci circonda - ha aggiunto, consapevole che un inizio luglio senza i festeggiamenti in onore di San Calogero è un colpo al cuore per tanti fedeli, il primo cittadino di Agrigento - . Invochiamo l'intercessione di San Calogero perché ci aiuti a superare questo periodo che ha messo a dura prova la già fragile capacità di resistenza del nostro tessuto sociale ed economico.
San Calogero, Agrigento oggi è più unita, solidale, consapevole e coraggiosa. La festa di quest'anno è una festa 'più'. Più significativa, più solidale, più spirituale. Una grande occasione per ripartire tutti insieme".

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