"Ha continuato a commettere furti e scippi nonostante la misura cautelare": arrestato 28enne
Giorno 8 si sarebbe reso responsabile, a Raffadali, di un furto con strappo. La polizia Scientifica, durante un sopralluogo in abitazione del capoluogo che era stata razziata, ha rilevato un’impronta papillare risultata appartenere al giovane
Un furto con strappo a Raffadali, commesso lo scorso 8 maggio e una razzia in un'abitazione del capoluogo. "Ha continuato a commettere furti nonostante fosse gravato da misura cautelare dell’obbligo di dimora ed obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria". Per questo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha disposto l’aggravamento del provvedimento restrittivo con la misura della custodia in carcere. E nel pomeriggio di ieri, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento hanno eseguito l'arresto di Fabrizio Rizzo, 28 anni.
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Il giovane era stato arrestato all'inizio del maggio dello scorso anno poiché colto nella flagranza del reato di furto aggravato: venne, allora, sorpreso dagli agenti a rubare all’interno di un villino di San Leone. Secondo le indagini condotte dalla polizia, sebbene gravato dalla misura cautelare, il giovane - difeso dall'avvocato Calogero Lo Giudice - ha continuato nella sua presunta attività criminosa, "rendendosi responsabile di un ulteriore episodio di furto con strappo consumato a Raffadali lo scorso 8 maggio - ha ricostruito la Questura di Agrigento - . Inoltre, nel corso del procedimento penale a carico di Rizzo veniva acquisita una relazione tecnica della polizia Scientifica che aveva rilevato in sede di sopralluogo condotto a seguito di un furto, in abitazione ad Agrigento, un’impronta papillare risultata appartenere al giovane". La misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria alla quale era sottoposto è stata ritenuta indeguata "per contenere l’abitualità criminale di Rizzo e continuando a sussistere le esigenze cautelari alla base dell’adozione del provvedimento restrittivo, - hanno spiegato dalla Questura - il Gip ha sostituito la misura cautelare con quella della custodia in carcere".
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