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Giovedì, 25 Aprile 2024

Bar ridotti sul lastrico dal Covid, i titolari: "Dopo un mese fatichi a stare a galla, ma dopo due è finita"

AgrigentoNotizie ha incontrato due giovani titolari di altrettanti bar del centro: "Il rito della colazione al bar, con l’immancabile caffè al bancone, per un periodo ancora indefinito, non sarà più consentito"

Non c’è una data certa sulla riapertura dei bar, tutto dipenderà dall’evolversi dell’emergenza sanitaria. In attesa delle decisioni del Governo, i titolari chiedono aiuti concreti allo Stato, come ad esempio l’esonero del pagamento dei tributi che, nonostante la prolungata chiusura dei locali, devono  ugualmente essere versati dagli esercenti. AgrigentoNotizie ha incontrato due proprietari di altrettanti bar del centro di Agrigento. “Chiediamo allo Stato – dice Gianfranco Dalli Cardillo – di non farci pagare le tasse del 2020 per aiutarci a ripartire. Abbiamo molte spese, come quelle dell’affitto e della luce ma anche dell’acqua e dei rifiuti”.

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Per la futura ripresa delle attività, dai microfoni di AgrigentoNotizie, Gianfranco  Dalli Cardillo si rivolge agli avventori: “Speriamo che i clienti capiscano e rispettino le regole”. Il bar di Gianfranco non ha una grande superficie. Lui stesso si dice consapevole che il Coronavirus modificherà drasticamente la sua attività che dovrà adeguarsi alle norme del distanziamento di sicurezza.

Anche per  il locale di Giuliano Nocera, luogo di incontro di molti dipendenti dei vicini uffici pubblici, la ripresa sarà difficile. Il rito della colazione al bar, con l’immancabile caffè al bancone, per un periodo ancora indefinito, non sarà più consentito. Ma per Giuliano è importante riprendere a lavorare. “Non si può andare avanti così – dice amareggiato ai microfoni di AgrigentoNotizie - si sopravvive fino a quando non finiscono i soldi che hai messo da parte e che erano destinati ad altri progetti. Si spera di potere iniziare il prima possibile – aggiunge l’esercente – almeno per come facevamo prima della chiusura, in modo soft, ma che ci consentiva almeno di pagare le spese. I bar – dice ancora il titolare – pagano tutto con la cassa e se non incassi non paghi. Qualsiasi attività – conclude Giuliano Nocera – dopo un mese fatica a stare a galla e dopo due è finita”.

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