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Cronaca

Rimase ferito in caserma, Consiglio di Stato: potrà essere riammesso in servizio nell'Arma

Il trentacinquenne agrigentino potrà anche richiedere il risarcimento dei danni subiti

Potrà richiedere la riammissione in servizio nell'Arma dei carabinieri, ma anche il risarcimento dei danni subiti. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che, di fatto, ha dato torto al ministero della Difesa. 

Questi i fatti. A. M., 35 anni di Agrigento, quale carabiniere ausiliario presso l’ottavo battaglione Lazio, mentre si recava alla sala mensa all’interno della caserma dove alloggiava, scivolava accidentalmente lungo le scale d’accesso alle camerate subendo un infortunio alla mano. A causa dell’infortunio subito, beneficiava di un periodo di convalescenza e, contestualmente, inoltrava al comando generale dell’Arma dei carabinieri rituale istanza tendente ad ottenere il riconoscimento della causa di servizio dell’infortunio subito. Era il 26 aprile del 2005 quando il comando generale dell’Arma dei carabinieri, ritenendo superato il periodo di convalescenza massimo, disponeva la dimissione di A. M. dall’Arma e, con successivo provvedimento, riconosceva non dipendente da causa di servizio l’infermità riportata.

L'agrigentino A. M., con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, proponeva un ricorso giurisdizionale davanti al Consiglio di Stato che, con sentenza, condividendo le tesi difensive ha accolto il ricorso. Il Consiglio di Stato, dopo avere chiarito che l’incidente era avvenuto all’interno del presidio di appartenenza, ha richiamato i precedenti giurisprudenziali citati dagli stessi avvocati Rubino e Piazza secondo cui devono intendersi ricompresi nel contesto del servizio tutti gli infortuni che, incolpevolmente, attingono il militare accasermato. E' stato, dunque, accolto il ricorso. 


 

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