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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Gervaso e Bocelli per Agrigento2020: "E' l'Eden degli occhi, l'elisir della cultura"

Lo scrittore al sindaco Lillo Firetto: "Non ho amato una donna come ho amato e amo la sua città"

"Per la prima volta nella mia ormai lunga vita, invidio 'l'Arconte' di una città. La invidio al punto che vorrei essere al suo posto. Purtroppo, alla mia età, questi desideri non si possono più esaudire, questi sogni realizzare. Se non ho avuto la fortuna di nascere ad Agrigento, vorrei avere quella di finirvi i miei giorni. E di finirli all'ombra di uno dei suoi templi. Non importa quale, non importa dove". Lo scrive il giornalista, scrittore e aforista Roberto Gervaso al sindaco di Agrigento Lillo Firetto. 

"Non ho amato una donna come ho amato e amo la sua città - prosegue la lettera-endorsement - . Ho un unico rammarico: averla visitata solo un paio di volte, con mia moglie Vittoria, che la conosce bene perché vi ha vissuto e studiato. Abbracciare con lo sguardo la Valle dei Templi è come abbracciare una bella donna. Ma una bella donna, prerogativa di poche, che non ti tradisce mai. Ed è, al tempo stesso, di tutti. Non so se esista il Paradiso. Ma se esiste (e c'è chi dice che esiste) un pezzo è nella sua città, che non potrebbe essere più bella perché anche alla bellezza c'è un limite. Agrigento è tutto. E tutti accoglie, non solo con i saluti e con gli abbracci, con gli slanci e la generosità. Accoglie tutti con se stessa, offrendosi come una musa, una divina ispiratrice. Come la più seducente ed ospitale delle ninfe. Agrigento non è solo una meraviglia d'Italia, non è solo patrimonio dell'umanità. Agrigento è un caleidoscopio di luci, una cornucopia di leccornie, l'Eden degli occhi, l'elisir della cultura che qui diventa fascino e saggezza. Una bellezza - conclude il giornalista - e una saggezza che si perpetua per secoli e che sfiderà, come ha sfidato fino ad oggi, l'eternità". 

"Caro sindaco - chiosa Roberto Gervaso - lei ne è, in questo momento, il custode e il paladino, e io il suo alfiere". 

Andrea Bocelli endorsement-2

Un endorsement straordinario, a sostegno della candidatura di Agrigento a capitale italiana della cultura 2020 arriva dal tenore internazionale Andrea Bocelli che conosce molto bene la Valle dei Templi per essersi esibito davanti al tempio della Concordia: "Duemilacinquecento anni di storia - scrive Bocelli al sindaco della città, Lillo Firetto - ne suffragano la richiesta: la città dei templi, tripudio e mescola d’architetture religiose e civili, snodo d’epoche e di civiltà, terra ispirata e generatrice d'ispirazione, morfologicamente votata all’accoglienza ed alla coesistenza (di persone, stili, espressioni di differenti letture del mondo), è già una preziosa capitale della cultura, oltre che della bellezza. A rivendicarlo, voci vicine e lontane, da Camilleri a Pindaro, a Goethe. Sarebbe una festa, - conclude Bocelli - se l’Italia conclamasse istituzionalmente tale status cruciale, riconoscendo ad Agrigento ed ai suoi “splendori di primavera” quel ruolo che gli appartiene".  
 

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