Anziana di Favara positiva al Covid-19, 2 medici e 2 infermieri di Cardiologia posti in isolamento
I 4 dipendenti dell'ospedale "San Giovanni di Dio" sono stati sottoposti anche a tampone rino-faringeo "e i risultati, verosimilmente, si avranno entro la serata" - ha spiegato, in video-conferenza, il prefetto Dario Caputo
Due medici e due infermieri - che hanno avuto contatti diretti con la paziente risultata affetta da Covid-19 - sono stati collocati in isolamento domiciliare. Sono stati già sottoposti anche a tampone rino-faringeo "e i risultati, verosimilmente, si avranno entro la serata" - ha spiegato, durante una video-conferenza stampa, il prefetto di Agrigento Dario Caputo - . L'unità operativa di Cardiologia dell'ospedale "San Giovanni di Dio", al momento, non risulta essere chiusa.
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La 76enne di Favara è stata già trasferita in un reparto di Infettivologia di uno degli ospedali siciliani. Dalla Prefettura non è stato specificato dove.
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"Quattro dipendenti dell'ospedale, in questo momento, sono stati precauzionalmente allontanati dalla struttura sanitaria - ha chiarito il prefetto Caputo - . Non ho altri dati numerici sui tamponi effettuati ad altri medici, infermieri, personale di sala, pazienti ed eventuali accompagnatori. Mi è stato assicurato che, a tappeto, sono stati ricostruiti tutti i contatti della donna".
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"Sono state adottate tutte le contromisure necessarie - ha garantito il prefetto di Agrigento che è in costante contatto con l'Asp - . La paziente che è risultata positiva al Covid-19 aveva effettuato un intervento chirurgico. La sintomatologia dimostrata da questa persona aveva destato dei sospetti e l'intervento chirurgico è stato fatto - per i chirurghi e gli operatori di sala - tutte le previste misure di sicurezza".
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La donna non risultava essere essere né in quarantena, né in isolamento tant'è che appunto è stata sottoposta ad intervento chirurgico. "Quando si verificano casi del genere - ha ribadito il prefetto - si effettuano screening a tappeto, fa parte dell'indagine epidemiologica, per tutti coloro che sono venuti a contatto con la persona affetta, a partire dai familiari".