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Cronaca Porto Empedocle

L'agguato al porto empedoclino, la difesa: "Non fu tentato omicidio"

Gli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica hanno prodotto, al tribunale del Riesame, una corposa consulenza redatta dal medico legale Claudia Minacapelli Marotta

"Non fu tentato omicidio perché il killer avrebbe potuto sparare all’indirizzo della testa o del torace, le condizioni per prendere la mira c’erano tutte per l’assenza di ostacoli di spazio e visuale». La difesa di James Burgio, il ventiseienne fermato dalla squadra mobile due giorni dopo l'agguato al porto empedoclino del 21 luglio, replica al Pm secondo cui l’indagato ha sparato per uccidere e non per ferire il pescatore e l'armatore con cui aveva avuto un litigio.

La difesa chiede tempo per replicare ai Pm

Gli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, ieri mattina, al tribunale del riesame, hanno prodotto una corposa consulenza, redatta dal medico legale Claudia Minacapelli Marotta, che ha esaminato la documentazione arrivando a conclusioni opposte rispetto alla tesi portata avanti dal pm Elenia Manno. L’udienza era stata fissata proprio per discutere il suo appello contro la decisione del Gip Stefano Zammuto che, pur applicando la custodia in carcere per il pregiudicato, ha escluso sul piano indiziario le due ipotesi di reato più gravi, vale a dire il tentato omicidio.

La Procura insiste: "Fu tentato omicidio"

Il pm aveva prodotto nuovi documenti per tentare di rafforzare la tesi. Secondo il giudice che ha emesso l'ordinanza, non si trattò di tentato omicidio perchè "ha sparato un solo colpo in direzione della gamba" all'indirizzo del pescatore trentenne Angelo Marino. In definitiva non ci sono gravi indizi di colpevolezza in relazione all'accusa di tentato omicidio. Il pm ha depositato i verbali degli interrogatori, nelle veste di testimone, del chirurgo e dell’ortopedico che hanno operato Marino e delle due vittime. I medici, in sostanza, hanno detto che il colpo di pistola avrebbe potuto uccidere Marino perché ha sfiorato l’arteria femorale e il tragitto all’interno dell’arto è stato molto pericoloso.

Burgio resta in carcere ma per il Gip non fu tentato omicidio 

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