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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Favara

L'agguato in Belgio, Riesame per Russotto dopo Ferragosto

Appare scontato che il legale, Salvatore Cusumano, chiederà – come aveva già fatto, a margine dell’interrogatorio di garanzia - gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico che potranno garantire le esigenze cautelari

Si terrà subito dopo Ferragosto - giorno 17 per la precisione - il riesame dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata notificata, dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, lo scorso 2 agosto, a Gerlando Russotto, 29 anni di Favara. L'istanza di riesame era stata presentata, nei giorni scorsi, dall'avvocato di fiducia: Salvatore Cusumano. 

La difesa di Russotto ricorre al Riesame  

L'ordinanza che ha portato in carcere il giovane è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento: Francesco Provenzano, su richiesta dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dei sostituti procuratori della Repubblica Simona Faga e Alessandra Russo. Oltre che a Russotto, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere venne notificata anche al cognato Mario Rizzo di 32 anni, già in cella per altra causa. La Procura della Repubblica contestava ad entrambi l’ipotesi di reato di tentato omicidio, il Gip ha, però, derubricato in lesioni dolose aggravate.

Appare scontato, avendo rinunciato ai termini di sospensione, che il legale chiederà – come aveva già fatto, a margine dell’interrogatorio di garanzia - gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico che potranno garantire le esigenze cautelari.

Russotto e Rizzo sono ritenuti “responsabili d’avere partecipato al tentato omicidio ai danni di Saverio Sacco, avvenuto in Belgio il 28 aprile 2017, nonché di detenzione illegale di armi clandestine. A Mario Rizzo viene contestata anche l’introduzione nello Stato di armi clandestine, mentre a Gerlando Russotto è stata addebitata l’illecita detenzione di armi: un fucile a pompa, una pistola calibro 7.65 e numerose munizioni rinvenute, dalla Squadra Mobile lo scorso 29 maggio, nel sottotetto condominiale dell’abitazione dove Russotto viveva.

Le indagini della Squadra Mobile, che è diretta dal commissario capo Giovanni Minardi, – coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dai sostituti procuratori della Repubblica Simona Faga e Alessandra Russo - hanno permesso “di contestare a Russotto “la ricettazione del fucile a pompa risultato oggetto di furto, lo scorso 8 gennaio, ai danni della polizia provinciale di Agrigento”.

A svelare come si sarebbero svolti i fatti, a Liegi, sarebbe stato il quarantenne Mario Rizzo che si è autoaccusato del mancato delitto a Liegi ed ha tirato in ballo anche altre persone: il cognato e l'empedoclino Salvatore Prestia, 38 anni.

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