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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Spaccò il cranio a un impiegato dell'Asp, 32enne si difende: "Mi dispiace, ho perso la calma"

Calogero Condello, 32 anni, di Porto Empedocle, arrestato il 25 aprile dell’anno scorso, dieci giorni dopo i fatti, prova a giustificarsi

“Ho chiesto solo di parlare e lui mi ha strattonato a una mano facendomi male, a quel punto ho perso la testa. Sono dispiaciuto, non ho mai fatto nulla del male in vita mia, ero là per chiedere che mi venisse riconosciuto un mio diritto ma le istituzioni mi hanno abbandonato”. Calogero Condello, 32 anni, di Porto Empedocle, arrestato il 25 aprile dell’anno scorso, dieci giorni dopo i fatti, per avere brutalmente aggredito e spaccato il cranio a pugni e testate a un impiegato della commissione invalidità dell’Asp, si giustifica così.

All’origine della brutale aggressione ci sarebbe stata la contestazione, da parte di Condello, del mancato riconoscimento retroattivo del beneficio di legge. In una delle prime udienze del processo, in corso davanti al giudice Alfonso Malato, il difensore dell’imputato, l’avvocato Luigi Troja, ha chiesto una perizia psichiatrica sostenendo che vi fossero elementi per ritenere che le capacità mentali di Condello fossero "compromesse al momento del fatto”. La decisione sarà presa nelle prossime udienze. 

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