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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Aggredì impiegato Asp spaccandogli il cranio", botta e risposta fra vittima e imputato

"Volevo accompagnarlo fuori perchè non aveva un tono amichevole e mi ha dato una testata in faccia". La replica: "E' stato lui ad aggredirmi"

L’impiegato brutalmente ferito, ricoverato per giorni con il cranio fratturato, attacca: “Ha aperto la porta durante la riunione della commissione invalidità chiedendo chi comandasse, volevo accompagnarlo all’uscita e mi ha colpito improvvisamente con una testata”.

L’imputato si difende: “Mi ha messo le mani addosso strattonandomi e facendomi male a una mano”. Botta e risposta al processo a carico di Calogero Condello, 32 anni, di Porto Empedocle, arrestato il 25 aprile dell’anno scorso, dieci giorni dopo i fatti, per avere brutalmente aggredito e spaccato il cranio a pugni a un impiegato della commissione invalidità dell’Asp alla quale contestava il mancato riconoscimento retroattivo del beneficio di legge.

"Spaccò il cranio a impiegato Asp", difesa chiede perizia psichiatrica

All’udienza precedente il difensore dell’imputato, l’avvocato Luigi Troja, ha chiesto una perizia psichiatrica ritenendo che vi siano elementi per ritenere che le capacità mentali di Condello fossero "compromesse al momento del fatto”. Il giudice monocratico Alfonso Malato si è riservato di decidere. Intanto ieri mattina è stato ascoltato l’impiegato aggredito.

“Quella mattina – ha ricostruito rispondendo al pubblico ministero Salvatore Caradonna – eravamo riuniti in commissione e una persona, all’improvviso, ha aperto la porta ed è entrata. Ha chiesto con fare abbastanza brusco chi comandava. Ho capito che le sue intenzioni non erano amichevoli e mi sono alzato per accompagnarlo fuori. In un istante mi ha colpito con una testata al volto”. 

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