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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Licata

Aeroporto a Licata, il sindaco si difende: "Una fabbrica di menzogne"

Il primo cittadino licatese Angelo Balsamo, la giunta comunale e la maggioranza del Consiglio comunale con a capo il presidente del Consiglio, Saverio Platamone, rispondono alle accusa lanciate da giorni scorsi dopo la votazione del massimo consesso cittadino che dice no alla struttura

“Una fabbrica di menzogne. Un festival di demagogie che parte da Licata, passa da Agrigento per nascondere la verità sull’aeroporto. Politicanti di mestiere e qualche operatore o sindacalista in malafede vuole avvelenare i pozzi e creare guerre inutili sulla vicenda dell’aeroporto. Licata da 40 anni è sistematicamente presa in giro su questo argomento e senza un progetto serio e fattibile abbiamo assunto la decisione più opportuna”.

Il sindaco di Licata Angelo Balsamo, la giunta comunale e la maggioranza del Consiglio comunale con a capo il Presidente del Consiglio, Saverio Platamone, rispondono alle accusa lanciate da giorni scorsi dopo la votazione del massimo consesso cittadino che dice no all’aeroporto.

“E’ evidente – spiegano – che non c’è un progetto serio. Tutto rimane nella più totale confusione. Si pensa di realizzare un aeroportino con una pista di 1,4 chilometri per voli di breve distanza (per intenderci gli aerei con l’elica). Si vuole costruire su terreni, che qualcuno ha definito (come l’ex assessore Giuseppe Mulè) non irrigui. Niente di più falso. Ed ancora due studi di fattibilità economica dell’infrastruttura che dicono due cose diverse alla Provincia di Agrigento ed al Ministero dei Trasporti. Alla prima documentano la sostenibilità al secondo l’insostenibilità. Non esistono più i fondi nel bilancio della Regione. I 30 milioni di euro sono stati stornati. Ed ancora costruire l’aeroporto sui terreni delle Contrade San Vincenzo e San Francesco significherebbe mettere sul lastrico oltre mille lavoratori che producono il 15percento del prodotto annuo dell’agricoltura licatese che equivale a circa 100 milioni di euro. Gli attacchi che ci sono stati rivolti da politici senza poltrona e da qualche loro amico che mette la divisa da operatore turistico non ci spaventa perché a tutti loro vorremmo rivolgere una sola domanda: dove sono stati negli ultimi 40 anni? Come hanno difeso Licata e la provincia di Agrigento dall’isolamento geografico. Qualcuno si è accorto in che condizioni sono le nostre strade o che il trasporto su rotaia è sparito?”

    Il sindaco Balsamo, la Giunta,  il presidente Platamone e la maggioranza  dei consiglieri comunali concludono: “Vogliamo soltanto il bene di Licata. Non avremmo mai bocciato un progetto serio capace di far crescere il nostro territorio. Ma siamo stanchi di essere presi in giro. Se qualcuno, rimasto senza poltrone, vuole rilanciare la sua immagine con progetti fantascientifici di aeroporti inesistenti noi diciamo No e lo ribadiamo nell’interesse della città. Se verranno a Licata con progetti seri e capitali certi, pubblici o privati che siano siamo prontissimi a discutere nell’interesse della città, del territorio, della provincia e della Sicilia ma non uccidiamo un comparto fondamentale come quello agricolo continuando a vincolare terreni per un’opera che non vedrà mai la luce. Questa è la verità. Il resto sono bugie pronunciate in malafede e per fare demagogia”.

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