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Cronaca

Ripresa lavori su statali 189 e 640, Uil: "E' calato un preoccupante silenzio"

Il segretario provinciale Gero Acquisto contesta il ritardo con cui si sta procedendo al ri-avvio dei cantieri, nonostante gli annunci da parte del governo regionale

“Sulla ripresa dei lavori della ss.189 e della ss.640, è calato il silenzio. Più che le Idi di marzo, siamo alle calende greche?”. La Uil di Agrigento. attraverso il suo segretario provinciale Gero Acquisto esprime "viva preoccupazione" per il futuro del raddoppio della statale 640 e l’ammodernamento della statale 189.

La protesta a Caltanissetta di sindaci e sindacati: "Necessario far ripartire i lavori"

“Questo nuovo intervento vuole essere da sprone per le parti in campo, dopo che la nostra organizzazione sindacale ha partecipato anche all’ultima manifestazione a Caltanissetta e già prima a Lercara - dice ancora il segretario - , facendo sentire la propria voce sulle difficoltà del cantiere che riguarda l’ammodernamento della Agrigento - Palermo. Dopo l’ultimo tavolo ministeriale sembrava che si fosse addivenuti a una soluzione per pagare le ditte fornitrici dei due cantieri. Lo stesso assessore Falcone, non nuovo ad annunci il più delle volte non mantenuti, ha assicurato tutti affermando che i lavori  sarebbero partiti i primi di marzo'. Ebbene siamo a pochissimi giorni da marzo e ancora non vediamo tutto questo ottimismo, vogliamo essere smentiti dai fatti, ma restiamo fortemente scettici: due cantieri infiniti che hanno distrutto finora l’economia agrigentina, l’indotto, le difficoltà negli spostamenti e i disagi che patiscono oggi giorno i cittadini di tre province.
Uno dei casi più emblematici si è verificato qualche mese addietro: una donna di Lercara ha partorito in una stazione di servizio per le interruzioni sulla statale 189 che è un autentico inferno. Noi vogliamo credere che, a 10 anni dalla posa della prima pietra sul raddoppio della 640, il 9 marzo 2009, queste opere possano finalmente essere terminate con un’accelerazione decisa ed i cantieri possano lavorare a pieno regime per uscire da questo isolamento viario che non è più accettabile: è un’altra tassa occulta che pagano immeritatamente gli agrigentini, che sono stanchi di diatribe burocratiche e tavoli ministeriali che non danno seguito alla conclusione delle opere. Sarebbe meglio - conclude Acquisto -, prima di dare date o lanciare proclami, avere la certezza che i lavoratori siano rimessi in funzione e che ci sia un netto cambio di passo per due cantieri che finora hanno lasciato i cittadini nel sottosviluppo e non nella piena modernità e livellare, così, quella perequazione infrastrutturale che purtroppo al netto di leggi e decreti ancora manca in tutta la Sicilia".

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