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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Acqua inquinata, Carlisi: "Indagini più accurate da parte dell'amministrazione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

“In questo fine settimana si sono susseguiti episodi di inquinamento da coliformi nell’acqua distribuita ai cittadini di Giardina Gallotti e delle vie Manzoni e Pirandello del centro cittadino. Le ordinanze sono state inserite nell’Albo Pretorio del Comune e, nel caso di Giardina, affisse in alcuni punti del quartiere". Lo scrive in una nota il consigliere comunale Marcella Carlisi del Movimento 5 Stelle.

"Resta il problema di capire come i cittadini avrebbero dovuto affrontare questa emergenza verificatasi a ridosso del fine settimana. L’acqua infatti, dice l’ordinanza, non può essere utilizzata nemmeno per l’igiene personale, considerato il caldo di questi giorni la situazione è di difficile gestione senza un approvvigionamento alternativo".

"I cittadini delle suddette zone si  trovano con le vasche piene di acqua non utilizzabile per la gran parte degli usi casalinghi. Tali vasche andrebbero svuotate e disinfettate, inoltre le zone dovrebbero essere fornite di acqua utilizzabile per usi umani. Chi si farà carico di ciò? L’amministrazione comunale tratta burocraticamente questi eventi senza considerare la criticità dell’impatto sulla popolazione oggi come per i 9 mesi della zona di via dei Fiumi, i cui cittadini, lasciati a loro stessi, sono ancora alle prese col pagamento di bollette potenzialmente illegittime".

"Il ripetersi di questi episodi di inquinamento, le segnalazioni di acqua marrone o maleodorante da parte di cittadini di varie zone, dovrebbero suggerire all’amministrazione comunale di avviare delle indagini accurate e un serrato controllo sulle situazioni che si verificano e che riguardano la salute pubblica di cui il sindaco è responsabile".

Il consigliere Marcella Carlisi del Movimento 5 Stelle, dopo essersi fatta promotrice di un atto approvato dal Consiglio sull’implementazione e l’applicazione di una procedura di emergenza per affrontare le situazioni di inquinamento, ha inviato via pec all’amministrazione comunale delle interrogazioni sulle nuove emergenze, sui campionamenti e su come vengono circoscritte le zone dove l’acqua non risulta utilizzabile, per scongiurare che non ci siano altri cittadini in zone limitrofe in potenziale pericolo.

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