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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

"Accusò il proprio avvocato di brogli e lo fece processare", niente rinvio a giudizio per un imprenditore

Secondo il giudice non ci sono elementi per procedere nei confronti del 45enne Calogero Messana per l'accusa di calunnia ai danni del suo ex difensore Ignazio Valenza

Non luogo a procedere: secondo il gup Francesco Provenzano, l'imprenditore Calogero Messana, 45 anni, di Ravanusa, che denunciò facendo finire a processo il suo difensore, l'avvocato Ignazio Valenza, accusato di avergli fatto perdere apposta una causa per degli interessi personali contrapposti, non lo fece con l'intento di sviare la giustizia. 

Il giudice ha rigettato la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Gloria Andreoli secondo cui l'accusa di infedele patrocinio sarebbe stata presentata, in maniera falsa e sapendolo innocente, con la finalità di farlo finire a processo.

Messana, in particolare, cinque anni fa denunciò il suo avvocato per infedele patrocinio sostenendo che lo avrebbe volutamente danneggiato in un contenzioso civilistico, omettendo di comunicargli di avere un conflitto di interessi in quanto la moglie avrebbe avuto rapporti imprenditoriali con la controparte. A distanza di oltre due anni dall’assoluzione dell’avvocato Ignazio Valenza, decisa il 13 luglio del 2017 dal giudice Antonio Genna, i ruoli si erano invertiti e la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio che il giudice ha rigettato. 

Sulla vicenda interviene l'avvocato Salvatore Loggia, difensore di parte civile, che spiega: "Il signor Messana non ha mai accusato di brogli l'avvocato Valenza, ma soltanto di un'omissione di un'attività in un precedente procedimento civile definito al tribunale di Brescia". 

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