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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Licata

Tempesta giudiziaria a Licata, coinvolti anche due carabinieri

La città di Licata è stata attraversata da una vera e propria tempesta giudiziaria, che ha riguardato di striscio anche due carabinieri della Compagnia licatese. La ricostruzione della vicenda e uno stralcio della discussione allo studio del sindaco di Licata

Un incidente stradale, un minore ferito, un testimone falso, un processo per chiedere il risarcimento danni e la registrazione di un litigio tra la famiglia del ferito e l'avvocato per una "doppia parcella" liquidata. Un quadro accusatorio ampio, complesso e delicato quello messo in piedi dal sostituto procuratore Salvatore Vella, titolare dell'inchiesta sfociata con l'arresto del sindaco di Licata, Angelo Balsamo, 58 anni, e di Francesca Bonsignore, licatese di 54 anni.

La città di Licata è stata attraversata da una vera e propria tempesta giudiziaria, che ha riguardato di striscio anche due carabinieri della Compagnia licatese. Falsa testimonianza, truffa e corruzione in atti giudiziari i reati contestati al primo cittadino di Licata, che da stamani si trova agli arresti domiciliari, come disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, su richiesta della Procura della Repubblica guidata da Renato Di Natale e dall'aggiunto Ignazio Fonzo. Al centro della vicenda, un incidente stradale avvenuto la sera del 5 agosto del 2008, a Licata, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, all'incrocio con piazza della Vittoria.

Nello scontro tra un ciclomotore Aprilia Scarabeo ed una Fiat Panda, un minore è rimasto ferito al piede, riportando gravi ferite anche alla gamba. Da qui l'affidamento della causa all'avvocato Angelo Balsamo, poi diventato sindaco di Licata. Secondo quanto emerso dalle intercettazioni e dalle indagini eseguite dalla polizia, sarebbe stata costruita la testimonianza "ad hoc" di Francesca Bonsignore (dietro un presunto pagamento di 200 euro) per cambiare la versione dei fatti. Ed è stato proprio l'avvocato Balsamo, registrato a sua insaputa da un'amica della madre del ragazzino, a dire che il giovane alla guida del ciclomotore aveva torto  che è stato solo grazie al suo "lavoro" che la vicenda si è conclusa con un risarcimento al giovane centauro. 

La registrazione, che ha disegnato i contorni della vicenda, è stata effettuata nello studio del legale licatese, durante un'animata discussione tra lo stesso e Mary Ann Casaccio, madre dell'allora minorenne coinvolto nell'incidente. La donna, che si era recata allo studio il 29 gennaio del 2013 insieme alla sorella Angela e ad un'amica, contestava a Balsamo l'incasso di 7mila euro in contanti da parte loro e oltre 9mila euro da parte dell'assicurazione. Una "doppia parcella" che però l'avvocato ha giustificato dicendo che senza il suo lavoro non si sarebbe fatto nulla. Ma c'è di più. Balsamo, il 6 luglio del 2013, ha anche presentato una denuncia per tentata estorsione contro Mary Ann Casaccio e la sorella, Angela. Il sindaco di Licata quel giorno si recò alla locale stazione dei carabinieri, raccontando la discussione avuta nel suo studio con le tre donne, in cui la Casaccio gli aveva chiesto la restituzione dei 7mila euro che lei gli aveva dato in contanti; circostanza che Balsamo ha voluto denunciare come "tentata estorsione".

E a supporto di ciò, ha fatto riferimento anche alla registrazione effettuata dalla terza persona "a lui non conosciuta", in cui – a suo dire – si evinceva la tentata estorsione. E' stato il luogotenente Salvatore Manuello, comandante del Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Licata, a prendere la denuncia e a trasmettere poco dopo la notizia di reato alla Procura della Repubblica. Una lettura della vicenda che non ha mai convinto il pm Salvatore Vella, che ha così comunicato ai carabinieri che a lavorare su questo caso ci stava già pensando la polizia e che quindi non serviva il loro interessamento. Nonostante ciò, il luogotenente Manuello avrebbe chiesto al maresciallo Domenico Bulone, militare in servizio al Norm di Licata, di individuare la terza persona presente all'incontro, ovvero la stessa che aveva effettuato la registrazione. Di questa vicenda la Procura è venuta a conoscenza grazie alle telefonate di Francesca Bonsignore, il cui cellulare era sotto controllo da parte della polizia. Gli inquirenti sostengono che quella dei due carabinieri è stata una condotta "poco chiara". 

Ecco uno stralcio della registrazione effettuata nello studio dell'avvocato Balsamo:
BALSAMO: allora Angela ascoltami, questa causa qui quando me l’hai portata tuo figlio aveva avuto un incidente per colpa esclusivamente sua.
CASACCIO MARY ANN: sì avvoca’ lo so…
BALSAMO: no, aspetta Angela…
CASACCIO MARY ANN:…che lei è stato bravo difendendo…, che è un genio…
BALSAMO: …perché se si devono chiarire chiariamo tutte cose, tranquillo, papale papale.
CASACCIO MARY ANN: avvoca’ io lo so, ma allora perché c’ho messo a lei?
BALSAMO: perfetto.
CASACCIO MARY ANN: eh, non sarei venuta qua io.
BALSAMO: tu mi hai portato una causa dove tuo figlio non avrebbe preso manco una lira, perché tuo figlio ha invaso la corsia opposta, è andato a sbattere su di quelli, ha avuto l’incidente, c’erano le telecamere della Caserma dei Carabinieri che aveva filmato tutto e quindi c’era una condizione tale che tuo figlio una lira non la doveva prendere. Te lo ricordi, giusto?
Squilla il telefono di studio
BALSAMO: me ne dai atto.
CASACCIO MARY ANN: sì, ci mancherebbe.
BALSAMO: perfetto. Oh! Ad un certo punto io ti dico quello che bisogna fare per fare in modo che tuo figlio la causa la possa andare a vincere. Ci siamo? Ti imposto la pratica dal punto di vista medico-legale, ti dico il medico dov’è che devi andare…
Squilla il telefono di studio
BALSAMO: ti imposto la pratica dal punto di vista dei testimoni, mi porti i testimoni, te li istruisco, gli dico quello che devono fare, quello che non devono fare, mi interesso dappertutto. Dappertutto. Quando viene nominato il medico che deve fare la visita a tuo figlio… non ti dispiacere, l’ho fatto nominare io e ho fatto nominare un mio carissimo amico, che tu lo sai benissimo…
CASACCIO MARY ANN: ma su questo io ho detto mai di no avvoca’?
BALSAMO: aspetta un minuto Angela perché… Se tutto questo non ha un valore, non ha un costo…
CASACCIO MARY ANN: sì avvoca’, ma non significa però che…
CASACCIO ANGELA: avvoca’ aspe’… no io ho capito dove (incomprensibile)…
BALSAMO: Angela… ascolta Angela no, non ci capiamo completamente.
CASACCIO ANGELA: no, non funziona così. Io ho capito…
BALSAMO: e come funziona? Spiegamelo.
CASACCIO ANGELA: avvoca’ abbiamo… come abbiamo fatto mio nipote ha avuto… ha avuto quello che ha avuto, ha avuto ragione perché lei ha impostato la cosa.
BALSAMO: sì.
CASACCIO ANGELA: e che significa?
BALSAMO: no io ho impostato, io ho costruito.
CASACCIO ANGELA: lei ha costruito e lei costruisce questo, però alla fine al momento dei soldi lei costruisce di nascosto? cioè perché lei comunque ha avuto…
BALSAMO: no di nascosto, io gliel’ho detto che…
CASACCIO ANGELA: e no perché qua la storia è chiara avvoca’…
CASACCIO MARY ANN: no, va beh, io sinceramente se io ora me ne devo andare di qua e me ne devo andare dicendogli “avvoca’ va beh ho capito questo”, (incomprensibile)…
BALSAMO: (incomprensibile) Angela…
CASACCIO MARY ANN: (incomprensibile) in fondo avvoca’ questi soldi dove sono andati a finire?
CASACCIO ANGELA: cioè è una somma che non è… non è chiara.
CASACCIO MARY ANN: perché mio figlio ha avuto un danno… un danno perman… mio figlio è rimasto zoppo.
BALSAMO: Angela ascoltami…
CASACCIO MARY ANN: o si capisce la verità dov’è (incomprensibile), poi in fondo avvoca’…
CASACCIO ANGELA: (incomprensibile) i soldi che lei si è preso veramente…
CASACCIO MARY ANN: io voglio sapere tutto delle spese processua…
BALSAMO: e… vieni dammi quello che te lo faccio vedere subito.
CASACCIO MARY ANN: no, no…
BALSAMO: io ho avuto…, e allora…
CASACCIO ANGELA: troppi soldi ci sono stati che non ha preso avvoca’…
CASACCIO MARY ANN: alla fine avvoca’ se noi andiamo a vedere… tutte cose i giudici si sono presi, le sentenze, le carte…
BALSAMO: ascolta…
CASACCIO MARY ANN: se noi (incomprensibile) 10 e 7 diciassette, mio figlio ha preso 20…
CASACCIO ANGELA: cioè tutti queste tasse lei ha pagato, perché io non ci credo che lei ha pagato tutte queste tasse.
BALSAMO: ascolta Angela… Angela guarda qua Angela. Guarda qui.
CASACCIO ANGELA: no, no…
BALSAMO: incluso IVA e CAP.
CASACCIO ANGELA: sì, ma tutti questi soldi avvoca’?
BALSAMO: e allora IVA e CAP sono 21, più il 4, più 12 e sono… IVA e CAP sopra questa somma…
CASACCIO MARY ANN: sì ora avvoca’, scusa un attimo, sono 10 e 7 diciassette.
BALSAMO: come 10?
CASACCIO MARY ANN: 10se li è presi da qua? E sette…
BALSAMO: sono 9.000
CASACCIO MARY ANN: va beh, mettiamo 10. 10 e 7 (incomprensibile) di qua sono 17
BALSAMO: sono 16, sono 16
CASACCIO MARY ANN: no, 10 e 7 fanno diciassette.
BALSAMO: 9
CASACCIO ANGELA: Sono troppi avvoca’, sono troppi questi soldi.

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