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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

A scuola sotto le coperte, protesta al liceo Empedocle

La manifestazione contro l’assenza di riscaldamenti e il mancato completamento dei lavori di...

Si sono presentati con sciarpe, berretti e coperte gli studenti del liceo classico Empedocle, per manifestare contro l’assenza di riscaldamenti  nell’istituto, tutt’oggi non ancora funzionanti a causa del ritardo sopraggiunto nelle opere di adeguamento e messa in sicurezza dell’impianto, realizzate da una ditta di Partinico e predisposte dall’ufficio scolastico provinciale su sollecitazione del preside dell’istituto. Gli interventi hanno interessato la sostituzione delle canne fumarie in eternit e l’adeguamento dell’impianto alle nuove norme di sicurezza.

Per circa mezz’ora i ragazzi hanno sostato davanti la scuola, rallentando il passaggio delle auto lungo la via Empedocle, per prestare poi attenzione all’intervento del dirigente scolastico, Anna Maria Sermenghi, la quale ha cercato il dialogo con i ragazzi spiegando loro la reale situazione in corso, ovvero informandoli del ritardo nell’esecuzione dei lavori e proponendo loro una soluzione di protesta alternativa. Pur accettando il loro disappunto, li ha invitati ad entrare per svolgere regolarmente l’attività didattica, poiché il problema non avrebbe avuto soluzione nell’immediato.

Nonostante le rassicurazioni, gli studenti, ostinati nella protesta, sono entrati all’interno dell’edificio scolastico, occupando i corridoi della presidenza e degli uffici amministrativi, per poi trasferirsi nella palestra coperta. Di fronte al trambusto creato dagli alunni, il dirigente scolastico è nuovamente intervenuto per sedare gli animi e le proteste dei giovani, innervositi dal ritardo dell’andamento dei lavori. La dott.ssa Sermenghi ha ribadito il proprio intervento in favore della scuola, spiegando ancora più nel dettaglio le comunicazioni intercorse tra gli uffici competenti a partire dal marzo 2011, garantendo loro un’ulteriore lettera di sollecito all’ufficio scolastico provinciale e mostrando la disponibilità della scuola a formare una commissione e un’apposita delegazione costituita anche da docenti, disposta al colloquio con l’ufficio provinciale preposto.  
 
“Dal 28 dicembre l’impresa incaricata dalla Provincia per la manutenzione dell’impianto lavora per verificare le condizioni di funzionamento e di sicurezza – ha dichiarato il dirigente scolastico dell’istituto, Anna Maria Sermenghi - Dal controllo naturalmente è venuta fuori la necessità di un intervento che è stato più lungo nei tempi, anche per garantire un intervento più incisivo per far si che in futuro non si verifichino inconvenienti come questo. Di fatto da allora i lavori non si sono mai fermati. Ecco perché ritengo che oggi questa protesta possa semplicemente avere il significato di esternare un disappunto poiché nel momento di maggiore di freddo siamo ancora in questa situazione, ma sostanzialmente i lavori proseguono. I rappresentanti d’istituto hanno, inoltre, avuto la possibilità di  parlare direttamente con i tecnici, i quali avevano assicurato che oggi sarebbe stato l’ultimo giorno”.

Decisa la protesta degli studenti. “Noi vogliamo continuare la protesta – dichiarano i quattro rappresentati dell’istituto, Carlotta Crea, Marco Broccia, Gabriele Gallo, Gerlando Sciabica e i due rappresentanti della consulta studentesca, Marco Scozzari e Claudio Dispensa – avere i riscaldamenti soprattutto in questo periodo freddo è un nostro diritto. Abbiamo già parlato con i tecnici della Provincia e ci siamo lamentati del ritardo. Non è possibile che a gennaio non abbiamo ancora i riscaldamenti, quando in realtà avrebbero dovuto essere accesi già da dicembre”. Domani mattina alle 8.30 è previsto un sit in davanti la Provincia.

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