rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

“Intervenuta interdittiva antimafia”, si aggrava la risoluzione contro Girgenti Acque

I sindaci dell’Ati hanno votato una integrazione alla procedura già portata a compimento a fine 2018: servirà ad evitare pesanti esborsi

Non è una seconda risoluzione contrattuale, ma potrebbe essere quella più utile. I sindaci dell'Ati, durante una non particolarmente affollata assemblea, hanno infatti votato un atto "aggiuntivo" alla risoluzione contrattuale con la Girgenti acque adottata oltre un anno e mezzo fa, puntando appunto non sulle inadempienze, ma piuttosto sull’avvenuta interdittiva prefettizia. Questo perché la convenzione, infatti, prevede che la risoluzione è automatica “nel caso di certificazioni negative antimafia” e in tal caso “la presente condizione risolutiva il gestore nulla avrà a pretendere dal concedente a qualsiasi titolo”. Passaggio molto rilevante, perché nella convenzione si prevede che in caso di risoluzione, anche per inadempienze gravi, resta salvo il pagamento al gestore degli importi connessi “alle opere completate, collaudate ed accertati”, oltre che il rimborso “delle spese per gli interventi in corso di esecuzione”. E parliamo, ad oggi, di alcune decine di milioni di euro.

Rispetto al rischio commissariamento, dall'Ati è già partita una missiva alla volta di Palermo e,si dice, in settimana si deciderà definitivamente sul tema della concessione del diritto alla gestione diretta. Ai Consigli comunali, invece, è stato già trasferita la bozza dello statuto della società consortile da votare per creare il nuovo ente gestore.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Intervenuta interdittiva antimafia”, si aggrava la risoluzione contro Girgenti Acque

AgrigentoNotizie è in caricamento