rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Trinacria selvaggia

Trinacria selvaggia

A cura di Antonio Vanadia

Il pesce spada verso l'estinzione

Dal 1980 ad oggi il numero degli esemplari nel Mediterraneo è crollato del 70 per cento. Italia, Marocco e Turchia continuano a usare le micidiali e proibite reti derivanti che fanno anche strage di squali, cetacei e tartarughe

Ricordo il grande Domenico Modugno che con la stupenda canzone ''Lu Pisci Spada'' descriveva una scena di pesca tradizionale e antichissima praticata nello Stretto di Messina, con una imbarcazione particolare dotata di una lunghissima passerella dove trovava posto un pescatore con l'arpione e di un albero altissimo sul quale prendeva posto un altro uomo, con il compito di avvistare e indicare la posizione del pesce da arpionare.

Questa pesca era altamente selettiva e si praticava solo in un periodo molto ristretto prelevando esclusivamente esemplari adulti della specie, adesso non è più così. Del pesce spada fra breve rimarrà solo un ricordo poetico e struggente, la corsa verso l'estinzione è galoppante, dal 1980 ad oggi il numero degli esemplari nel Mediterraneo è crollato del 70 per cento.

Tre decenni di pesca incessante hanno ridotto la specie a questo punto, o si prendono provvedimenti immediati con il divieto assoluto di pesca prevedendo sanzioni draconiane (confisca di barche e attrezzature) oppure sarà la fine. La stragrande maggioranza delle catture riguarda giovani pesce spada ( i ''pulicineddra'') che non hanno raggiunto la taglia di riproduzione, tale prelievo sciagurato rende estremamente difficile il recupero biologico di questa specie fortemente sfruttata. L'Italia, manco a dirlo, da sola è responsabile del 45 per cento del prelievo. Italia, Marocco e Turchia continuano a usare le micidiali e proibite reti derivanti che fanno anche strage di squali, cetacei e tartarughe, i controlli sono aleatori e spesso inesistenti.

Si parla di

Il pesce spada verso l'estinzione

AgrigentoNotizie è in caricamento