Dunque scopriamo che l'onorabilità delle nostre Istituzioni dipende da Striscia la Notizia, la trasmissione superpopolare che va in onda su Canale Cinque. Solo dopo la messa in onda di quel programma, Parlamento Siciliano, Camera di Commercio, Provincia e Parco Archeologico della Valle dei Templi hanno preso le distanze dal Fabaria Rally. Eppure questa vicenda era stata già pubblicata su La Sicilia, lasicilia.it, repubblica.it e pure su agrigentonotizie.it che avevano dato ampiamente conto di cosa stava accadendo, sul perché stava accadendo e su chi era il personaggio al quale gli organizzatori del Fabaria Rally - rectius: la famiglia di Milcar, Carmelo Milioti, esponente della mafia favarese - avevano intitolato un trofeo. Paghiamo, come contribuenti, fior di quattrini per mantenere questi uffici (e le persone che vi lavorano) e ci aspetteremmo che, almeno su questo, riuscissero quanto meno a vigilare. 

Può essere possibile ad esempio, come dice l'Ente Parco della Valle dei Templi e come dice il presidente del Parlamento Siciliano, che gli organizzatori della corsa utilizzassero abusivamente il logo senza che nessuno avesse dato loro l'ok? Può la ex Provincia revocare il patrocinio solo dopo la messa in onda di Striscia la Notizia? Ma quello che ha firmato l'ok al patrocinio che ha fatto nei due giorni precedenti? Questo vale anche per la Camera di commercio. Manca all'appello il Comune di Agrigento. 

Ma si sa che il commissario è part time e quindi dobbiamo attendere il suo arrivo. La verità è che sono tutti antimafiosi, ma solo quando è facile esserlo, sempre dopo, quando la vicenda è già scoppiata e quando così ogni decisione diventa solo un atto dovuto (e ci mancherebbe!) e non un atto di coraggio. Così, scusate, è troppo facile. Se per voi tutelare le Istituzioni è solo un atto dovuto, avete una sola strada da percorrere: dimettetevi.