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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Cosa fare contro le punture di medusa

L’argomento che ritorna ogni estate e i consigli e le soluzioni su cosa fare e che cosa non fare in caso di contatto con una medusa urticante

Nelle ultime settimane il nostro litorale è stato invaso da queste creature marine, così belle e affascinanti da osservare, ma così altrettanto fastidiose e urticanti per i bagnanti.

I tentacoli delle meduse contengono le cnidocisti, piccoli organi urticanti che contengono il veleno per difendersi dai predatori e per paralizzare una potenziale preda. Gli cnidociti si appoggiano alla nostra pelle e rilasciano il loro veleno che può essere più o meno urticante per l'uomo. Immediatamente avvertiamo un forte dolore, la pelle si arrossa e sopraggiunge un bruciore intenso.

Da cosa è composto il liquido urticante delle meduse?

Il liquido urticante delle meduse è composto da una miscela di tre proteine: una con effetto paralizzante, una con effetto infiammatorio e una neurotossica.

Cosa fare se veniamo punti

La prima cosa è uscire dall’acqua, mantenere la calma e rivolgersi a una persona in grado di aiutarci. Poi occorre lavare la parte colpita con acqua di mare perché quest’ultima pulisce la pelle da parti di medusa rimaste attaccate alla pelle e per diluisce la tossina non ancora penetrata. 

Cosa non fare 

Premere la pelle e raschiare via le cellule tramite una tessera rigida perché questa operazione provocherebbe solo un maggiore rilascio di veleno a causa della pressione esercitata. Non applicare del ghiaccio pensando che ci dia sollievo al bruciore, perché in realtà fa sì che il liquido si conservi ancora più a lungo ed è consigliabile non sfregare la zona dolorante con la sabbia: le cellule ancora attaccate al nostro corpo reagirebbero rilasciando una maggiore quantità di veleno.

E i famosi rimedi della nonna? 

I rimedi fai da te quali applicare sulla parte una pietra (o acqua) calda, lavare con ammoniaca o alcool, non solo sono inutili, ma possono anche peggiorare la situazione. Il calore di una pietra o della sabbia non servono assolutamente perché per annullare le tossine bisognerebbe raggiungere 40-50 gradi. Nemmeno l'ammoniaca serve: non sono disattivanti della tossina delle meduse e potrebbero ulteriormente infiammare la parte colpita.

E l’urina? no, non funziona. Nel migliore dei casi le urine agiscono come una soluzione neutra che, al pari dell’acqua, spargerebbe le cellule urticanti su un’area più grande. In più l’urina non ha sempre la stessa composizione. In base a vari fattori, per primo l’alimentazione, potrebbe contenere composti capaci di scatenare una reazione più aggressiva delle cellule della medusa.

Rimedi efficaci

Uno dei rimedi più efficaci, che si può trovare nelle farmacie, è un gel astringente al cloruro di alluminio: blocca la diffusione delle tossine e lenisce la sensazione di prurito.

Gli spray lenitivi a base di acqua di mare e sostanze astringenti naturali funzionano altrettanto bene. Creme al cortisone o contenenti antistaminico, invece, sono inutili perché entrano in azione solo dopo 30 minuti dall’applicazione e cioè quando il massimo della reazione è esaurita naturalmente.

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