rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Il carcinoma dell'ovaio: l'importanza della prevenzione

I sintomi da non trascurare per prevenire questa patologia per tempo

Ogni anno nel mondo oltre 239 mila donne ricevono una diagnosi di carcinoma dell'ovaio, uno dei più letali tumori ginecologici, complice molte volte la scarsa prevenzione e la conseguente diagnosi tardiva del male.

A rivelare questi dati è lo studio Every Woman promosso dalla Word Ovarian Cancer Coalition; dall'indagine è emerso che quasi sette donne su dieci non hanno mai sentito parlare della malattia prima della diagnosi e che ben nove donne su dieci hanno aspettato più di sei mesi per rivolgersi ad un medico, nonostante la presenza di sintomi che meritavano attenzione.

Purtroppo, attualmente per l'ovaio mancano ancora le strategie di screening per la diagnosi precoce; ciò però non significa che non possa essere scoperto in fase iniziale e quindi preso per tempo con ampie possibilità di guarigione.

Ma quali sono i sintomi che devono accendere il campanello del sospetto e metterci in allarme?

Tra questi certamente ci sono la stitichezza, forti dolori addominali, difficoltà digestive. Questi sintomi sopratutto se compaino ex novo e perdurano nel tempo vanno attenzionati, a maggior ragione nel caso in cui si tratti di donn prossime alla menopausa o che lo sono già.

Medici e scienziati ritengono che, se una donna ha (o aveva) almeno due parenti stretti (sorella, madre o figlia) portatori di un tumore alle ovaie o al seno, questa stessa donna è ad alto rischio di sviluppare un cancro di uguale natura. Tale rischio è legato a una predisposizione genetica alle due neoplasie maligne sopraccitate, trasmissibile tra i vari membri di una stessa famiglia. Per predisposizione genetica a una malattia s'intende che, nel DNA di un individuo predisposto, è presente, fin dalla nascita, una mutazione genetica pericolosa. Secondo alcuni studi, solo per un caso di tumore alle ovaie su 10 è dimostrabile una storia familiare.

Diagnosi

Prima viene diagnosticato il tumore alle ovaie (diagnosi precoce) e maggiori sono le probabilità di successo della terapia.
In genere, l'iter diagnostico in caso di sospetto tumore dell'ovaio prevede, innanzitutto, un esame obiettivo accurato - durante il quale il medico valuta segni e sintomi - e un'analisi della storia familiare della paziente; la valutazione della storia familiare è importante perché potrebbe portare alla luce una predisposizione genetica ai tumori dell'ovaio e del seno. Terminato ciò, il passo successivo consiste nel prescrivere un esame del sangue specifico per il marker tumorale CA125, un'ecografia degli organi pelvici e una visita specialistica presso un medico ginecologo.

In genere, la presenza di un tumore alle ovaie richiede un intervento chirurgico per la sua asportazione. Tale intervento chirurgico è tanto più invasivo quanto più estesa è la massa tumorale.

Prevenzione

Attualmente, non esiste alcun test di screening scientificamente affidabile che consenta di conoscere in anticipo la predisposizione di una donna al tumore ovarico.
Pertanto, i medici invitano le donne con una storia familiare e le donne che hanno superato la menopausa a sottoporsi, almeno una volta all'anno, a una visita ginecologica e a un'ecografia degli organi pelvici (meglio se transvaginale). Prospettive interessanti riguardano la possibilità di utilizzare il dosaggio dell'HE4 sierico come metodo di screening.

Secondo i medici, il rischio di ammalarsi di tumore alle ovaie si riduce adottando uno stile di vita sano, quindi mangiando in maniera equilibrata, mantenendo un normale peso corporeo e praticando esercizio fisico costante.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il carcinoma dell'ovaio: l'importanza della prevenzione

AgrigentoNotizie è in caricamento