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Alimentazione

Il gelato: nemico o amico della dieta?

Una breve guida sulle proprietà nutritive del dolce più goloso e consumato in estate; il gelato che sia alla frutta o alla crema può essere consumato anche durante la dieta ma nelle giuste quantità

Arriva l’estate e con il caldo della bella stagione aumenta il desiderio di mangiare qualcosa di rinfrescante come un buon gelato. Ma qual è il modo migliore per consumare il gelato? E soprattutto, meglio quello alla crema o quello alla frutta? Quello artigianale o industriale?
Il gelato, uno dei dolci della tradizione dolciaria italiana, amato e conosciuto in tutto il mondo per le sue proprietà organolettiche, ha origini antichissime e viene spesso considerato un vero e proprio peccato di gola.

Gli ingredienti usati per la preparazione della base cremosa del gelato sono latte, panna e zucchero, cui vengono aggiunte le uova fresche o in polvere per ottenere la base gialla, che è poi il gelato gusto crema. A queste basi vengono aggiunti altri ingredienti per ottenere il gusto desiderato come cacao, caffè, frutta a semi come nocciola e pistacchi, vaniglia, frutta, oltre ad aromi e coloranti nel caso di gusti non tradizionali. Il sorbetto alla frutta invece viene preparato senza la base cremosa, aggiungendo solo acqua e zucchero.

Negli ultimi anni, le aziende alimentari si sono adoperate per produrre gelati speciali per chi ha problematiche particolari, come i gelati senza glutine destinati ai celiaci . Sia per il gelato alla frutta sia per quello alle creme è possibile verificare che il prodotto sia stato preparato senza glutine selezionando quelli con marchio spiga sbarrata per il gelato industriale.

I nutrienti del gelato

Il gelato consumato con moderazione può essere inserito nell’equilibrata alimentazione e perché no nelle diete, se si rispettano le frequenze del consumo di dessert.

Rispetto al gelato alla crema, quello alla frutta non contiene proteine e calcio, ma zucchero e il fruttosio della frutta, antiossidanti e vitamine come la C. Per la sua composizione nutrizionale, il gelato non può essere considerato un sostituto di un pasto bilanciato, soprattutto perché non contiene fibra e fornisce prevalentemente zuccheri. Al contrario, il gelato può essere inserito in una dieta equilibrata, come dessert a fine pasto o come merenda sana perché offre ottime quantità di calcio e di energia.

Lo svantaggio del gelato è l’alto valore calorico dato dal contenuto di zucchero e panna, oltre agli ingredienti utilizzati per creare i diversi gusti, come il cioccolato, le nocciole, le amarene, i pistacchi, questi ultimi però apportano anche grassi insaturi detti anche buoni.

Il consiglio potrebbe essere di consumare un cono o una coppa di gelato misto, metà alla frutta e metà alla crema; questo permette di completare l’apporto dei nutrienti, variare i gusti e contenere le calorie.

Gelato artigianale e gelato industriale

In commercio esistono due tipologie di gelato: il gelato artigianale e il gelato industriale. Come tutti gli alimenti freschi, il gelato artigianale è considerato un alimento sano e dal sapore più intenso, soprattutto se preparato con materie prime genuine e da gelatieri esperti. La denominazione artigianale non è sempre e comunque garanzia di qualità: spesso il gelatiere utilizza prodotti industriali, preparazioni che possono contenere conservanti e coloranti di varia natura, o non utilizza latte fresco ma derivati di latte e uova secchi o liofilizzati che non hanno lo stesso sapore di latte, panna e uova fresche.
Il gelato industriale è preparato con conservanti e additivi vari e se si vuole fare una scelta tra una marca e l’altra può essere di aiuto leggere bene le etichette.

Dietisti e nutrizionisti consigliano di consumare gelato, sia industriale sia artigianale a seconda delle proprie preferenze, nella giusta quantità perché, come tutti gli alimenti, il giusto fa bene ed esagerare fa male, ricordando che appartenendo alla categoria dei dolciumi, questo alimento si trova all’apice della piramide alimentare.

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