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Scuola: 300 educatori senza stipendio, né cassa integrazione, l'allarme della Cgil

Lo Raso: "Ci rivolgiamo alle amministrazioni pubbliche committenti degli appalti auspicando un intervento per ridurre il disagio in cui si trovano centinaia di lavoratori e le loro famiglie"

Educatrici, dipendenti delle cooperative sono senza stipendio da mesi e senza cassa integrazione. Si tratta di circa 300 lavoratori delle cooperative sociali - rendono noto dalla Cgil -impiegati in diversi servizi e operanti su gran parte della provincia di Agrigento. Uomini e donne che sono rimasti senza stipendio da marzo.

"Si tratta di educatrici ed educatori dell’assistenza e dell’integrazione scolastica di ogni ordine e grado dell’istruzione (educatrici ed assistenti all’autonomia e alla comunicazione scolastica) che lavorano, quindi, nei servizi scolastici sospesi, ormai, dal 23 di febbraio a causa dell’emergenza Covid-19 - ha spiegato il coordinatore di terzo settore della sigla sindacale: Matteo Lo Raso - . Per questo motivo le cooperative hanno richiesto l’apertura dell’ammortizzatore sociale già dall’inizio dell’emergenza, sottoscrivendo con le organizzazioni sindacali accordo che prevedeva il pagamento diretto al lavoratore della Cig da parte dell’Inps. Ad oggi da parte dell’Inps non è arrivato nessun pagamento. Ci rivolgiamo alle amministrazioni pubbliche committenti degli appalti auspicando - lancia un appello Lo Raso - un intervento per ridurre il disagio in cui si trovano centinaia di lavoratori e le loro famiglie sia per l’attivazione di servizi a distanza a supporto della didattica delle scuole e per dare quel minimo di continuità con le famiglie".
 

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