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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Dalla pasta al phon, ecco le ultime 5 fake news sul Coronavirus

A fare chiarezza è il ministero della Salute che prosegue l'attività di rilevamento delle bufale più diffuse

Non solo il contagio da coronavirus. A mettere in pericolo la salute degli italiani c'è anche la viralità delle fake news riguardanti l'emergenza sanitaria, che continuano ad imperversare sui social e attraverso messaggi inviati via smartphone. Per questo il ministero della Salute ha deciso di stilare un nuovo elenco delle bufale da cui tenersi ai ripari. 

Questa settimana, tra le nuove fake c'è quella secondo cui mangiare carboidrati come pane e pasta aumenta il rischio di contrarre l'infezione. "Falso", ribatte il ministero, spiegando che "non ci sono evidenze scientifiche" e ricordando che "un'alimentazione bilanciata e variata, con il giusto apporto di tutte le sostanze necessarie al buon funzionamento dell'organismo, è fondamentale per il benessere di ogni individuo e la prevenzione di molte malattie". 

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Altra super-bufala: respirare aria calda dall'asciugacapelli elimina il virus dalla gola perché con il caldo muore. L'aria del phon "non può raggiungere le elevate temperature a cui il virus muore. Si otterrebbe solamente un'irritazione delle mucose e si rischierebbero ustioni!", ammoniscono gli esperti.

E' falso che bere alcol rinforza il sistema immunitario. "Il consumo di alcol non protegge da Covid-19 e non impedisce di essere infettati dal nuovo coronavirus - si legge - al contrario, il rischio di infezione è maggiore perchè l'alcol indebolisce il sistema immunitario e quindi riduce la capacità dell'organismo di fronteggiare le malattie infettive".

Applicare la vaselina intorno alle narici, intrappola il virus così non entra nel naso? Ovviamente falso. "Non ci sono evidenze che il virus resti intrappolato dalla vaselina. Per evitare il contagio è necessario rispettare le distanze di sicurezza e non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani non lavate o disinfettate".

Infine è falso che l’argento colloidale è un disinfettante capace di proteggere al virus. "Nessuna evidenza scientifica attualmente disponibile indica un ruolo protettivo dell’argento colloidale nei confronti del nuovo coronavirus", conclude il sito del ministero. 

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